Apprensione nei punti vendita di Figline, San Giovanni e Montevarchi della Despar. Scaffali vuoti e dipendenti in ansia. Fantini della Filcams Cgil: “Grande preoccupazione: a quanto ci risulta sarebbero in atto trattative per la vendita del gruppo Despar Centro Italia. Attendiamo comunicazioni ufficiali dall’azienda”.
A preoccupare non c'è solo la vertenza legata ai supermercati "il Centro". Infatti sono ore di preoccupazione quelle che si respirano anche nei punti vendita della Despar Centro Italia. Da settimane gli scaffali si stanno svuotando e adesso i negozi sono ridotti all'osso.
Il gruppo infatti, sarebbe in trattative per la vendita con un altro marchio del settore. Intanto questa mattina, ad Arezzo, hanno protestato i dipendenti Cadla S.p.a. distributore Despar. La distribuzione è bloccata mentre i negozi come quelli di Figline, San Giovanni e Montevarchi si svuotano sempre più: molti degli ultimi clienti rimasti, escono sconsolati senza prodotti.
Questi punti vendita infatti fanno riferimento a Cadla, azienda aretina titolare dei marchi Despar ed Eurospar per il centro Italia, mentre non rientrano nella vicenda altri supermercati, come quelli di Reggello o Incisa, che appartengono alla Marziali Massimo e Gianluca Snc, o di Faella.
L’incertezza regna sovrana e anche i sindacati mostrano preoccupazione, nonostante gli stipendi – secondo quanto riferito – verrebbero pagati regolarmente. Fabio Fantini della Filcams sottolinea: “C’è preoccupazione perché la vicenda riguarda decine di negozi e complessivamente più di mille lavoratori, la gran parte nelle province di Arezzo e Firenze. Da quanto abbiamo appreso il gruppo sarebbe in trattativa per la vendita ma non sappiamo a che punto essa sia e con quali soggetti: attendiamo comunicazioni in merito e di essere convocati dai vertici aziendali, anche perché non abbiamo per il momento informazioni ufficiali”.