15, Novembre, 2024

Dal Calcit del Valdarno Fiorentino un elettrobisturi di ultima generazione per il Serristori

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Nuova donazione da parte del Calcit Valdarno Fiorentino all’ospedale Serristori di Figline: un elettrobisturi ESG-300 con modulo APC-300 di ultima generazione sarà presto in dotazione all’unità di Endoscopia Digestiva; l’apparecchio andrà a sostituire un precedente strumento ormai obsoleto. Dotato di una sonda diagnostica non invasiva, permetterà l’esplorazione del colon e anche l’effettuazione in sede di piccoli interventi per la “distruzione controllata” dei tessuti corporei a scopo chirurgico. Il costo del nuovo elettrobisturi è di 21.154,8 Euro.

Questo risultato è stato ottenuto grazie all’impegno dell’associazione no profit di piazza XXV Aprile con il contributo di tanti cittadini che, credendo nell’attività della Onlus di Figline, da sempre rispondono con generosità alle varie iniziative di raccolta fondi.

“Come Calcit Valdarno Fiorentino siamo contenti di donare questo strumento elettromedicale – afferma il presidente Mario Bonaccini – L’iniziativa per arrivare alla donazione dell’elettrobisturi è nata su segnalazione dei medici del Serristori che erano interessati a questa nuova strumentazione proprio per la sua importanza nella diagnostica preventiva, fondamentale per l’individuazione di metastasi tumorali nel colon, che, se presenti, possono causare problemi consistenti anche a un organo importante come il fegato”.

“Tutto questo – ha precisato il presidente del Calcit Valdarno Fiorentino – si inserisce all’interno di una serie di donazioni che la nostra associazione sta effettuando a favore del ‘nostro’ ospedale, che sono mirate a sostituire le strumentazioni attuali con altre più efficienti, funzionali e moderne, ma soprattutto meno invasive. Appena terminate le procedure di donazione, consegneremo l’elettrobisturi al reparto di Endoscopia per garantire al Serristori un numero sempre maggiore di indagini diagnostiche e cure a beneficio dell’intera comunità. Grazie a tutti i nostri sostenitori che ci permettono di conseguire questi risultati”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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