“La richiesta di calamità naturale che la Regione si appresta a fare è una misura urgente e necessaria”. A parlare è il presidente della commissione regionale Agricoltura Rossetti. Intanto anche la Provincia e le associazioni di categoria lanciano l’allarme per la crisi. I dati confermano: produzione quasi azzerata.Mentre il deputato Donati scrive direttamente al Ministero: “Sostenere la filiera”.
Tutte le istituzioni intervengono sulla crisi olearia. Dopo l’annullamento delle principali manifestazioni dedicate all’olio in Valdarno anche gli enti superiori prendono parola e la Regione Toscana si appresta a chiedere lo stato di calamità al governo. I dati confermano: anche in Valdarno produzione praticamente azzerata.
“Il momento è difficile. Il calo della produzione innegabile e come istituzione abbiamo l’obbligo e il dovere di sostenere il settore, accompagnarlo in questa fase che è transitoria perché causata da un evento eccezionale. Eppure è necessario ricordare, e comunicare, che preserviamo e tuteliamo la qualità dell’olio toscano, le sue caratteristiche alimentari e peculiari”. A parlare è Lori Rossetti, presidente della commissione Agricoltura, a margine di una informativa della Giunta sulla gravissima crisi che sta attraversando il settore dell’olivicoltura toscana colpito dalla Bactrocera oleae, meglio nota come mosca dell’olivo. Un inverno mite, ma soprattutto un’estate raramente sopra i 30 gradi hanno agevolato il proliferare del parassita che ha infestato le colture a partire dai mesi estivi e le generazioni successive hanno completato il lavoro in autunno.
“Più che di un calo – ha detto Rossetti – stiamo assistendo ad un quasi annullamento della produzione. Alcune zone della Toscana, dove normalmente la mosca non era mai arrivata, sono in ginocchio e le conseguenze si ripercuoteranno sull’intera filiera”. “Non so se potremo dare una risposta globale, si ferma una buona parte di economia della Toscana. Da parte nostra, come Regione e Consiglio, abbiamo l’obbligo e il dovere di sostenere la produzione e le aziende”. Sulla scorta poi di quanto avvenuto nel 2008 con il proliferare dalla peronospora (tra le più gravi malattie della vite) che spinse la Regione Sicilia, particolarmente colpita, a chiedere una legge speciale per indennizzare le aziende, Rossetti ha annunciato una “mozione della commissione”. In ogni caso secondo Rossetti: “La richiesta di calamità naturale che la Giunta si appresta a fare, propedeutica ad ogni richiesta di attivazione fondi è una misura urgente e necessaria”.
Ad Arezzo, invece, per la Provincia, la Camera di Commercio e le tre associazioni di categoria, Cia, Coldiretti e Confagricoltura “la crisi della produzione dell'olio, deve essere affrontata da istituzioni e associazioni con attenzione e con un occhio rivolto al futuro”. “Se un'annata come questa, nella quale non si otterrà più del 10-20% dell'olio normalmente prodotto, è già una penalizzazione fortissima, un secondo anno negativo sarebbe una vera debacle. Bisogna quindi correre adesso ai ripari e preparare le condizioni per un 2015 nel quale quantità e qualità della produzione siano difese”, spiega il Presidente della Provincia Roberto Vasai.
Provincia, Camera di Commercio e associazioni di categoria lanciano comunque un messaggio chiaro ai cittadini: il fatto che la produzione sia così drasticamente ridotta è sintomo dell'atteggiamento dei produttori che vogliono comunque salvaguardare la qualità, perché le olive che avrebbero dato un prodotto non buono sono rimaste sulle piante.
Infine, il deputato aretino Marco Donati ha indirizzato una lettera al Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, per rappresentare i gravi problemi causati dall'attacco della mosca olearia: "Nei giorni scorsi – dichiara Donati – ho scritto al Ministro per rimarcare l'attenzione sulla grave crisi che sta colpendo l'olivicoltura. Le condizioni climatiche hanno infatti favorito la proliferazione di parassiti ed insetti che mettono a repentaglio la raccolta delle olive, con danni ingenti per le imprese del settore".
"La lettera è stata sottoscritta anche da altri colleghi parlamentari. A questo proposito – aggiunge Donati – ho firmato anche una risoluzione presentata dall'On. Susanna Cenni che impegna il Governo a fornire il necessario sostegno alle aziende della filiera. E' importante, in questa grave situazione di difficoltà, che le istituzioni siano a fianco degli imprenditori olivicoli per tutelare un'attività che rappresenta non soltanto una ricchezza economica, ma anche un valore culturale".