02, Maggio, 2024

Cresce San Giovanni ha presentato un’interrogazione sulle condizioni della pineta

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In particolare viene messa in evidenza la condizione della pista ciclopedonale e dei marciapiedi. Ha replicato l’assessore David Corsi

"Un pantano di pozze e fango lungo tutto il tratto che va dal Ponte Ipazia al ponte Pertini": così Catia Naldini, consigliera di Cresce San Giovanni, ha definito la pista ciclabile lungo la pineta in un'interrogazione presentata in consiglio comunale.

La consigliera Naldini parte da una premessa: "La ciclopedonale della Pineta sarebbe molto frequentata dai cittadini di San Giovanni anche nel periodo invernale e autunnale se questa fosse agibile ma purtroppo per un lungo periodo dell’anno è un pantano di pozze e fango lungo tutto il tratto che va dal Ponte Ipazia al ponte Pertini". E poi: "Codesta amministrazione ha dichiarato di 'abbracciare il concetto di mobilità sostenibile anche incentivando l’uso e la nascita di ciclopedonali', e ha annunciato l’intenzione di sviluppare percorsi ciclabili per il turismo sportivo"

"Affinchè si possano sviluppare percorsi e la mobilità sostenibile, è bene che le ciclabili e le ciclopedonabili siano fruibili e sicure e che non basta ricevere o stanziare delle risorse per la realizzazione dell’opera stessa ma occorre stanziarne anche per il loro mantenimento continuo. Numerosi cittadini hanno fatto presente a codesta amministrazione lo stato di degrado e inagibilità di detta pista ciclopedonale".

La consigliera di Cresce San Giovanni continua e sottolina che il Comune si è limitato a “tappare con un po’ di ghiaia la buca più grossa, lasciando le altre come stanno", che i pedoni, a causa delle pozze presenti lungo tutto il tragitto, per non bagnarsi i piedi passeggiano lungo il bordo della pista o sul prato e fanno lo slalom tra le stesse per potersi affacciare sul fiume. Le chiome degli alberi sono tenute molto basse e sia ai pedoni che ai ciclisti occorre spesso chinarsi per non prendere le stesse in testa. E anche i marciapiedi della pineta sono oggetto di incuria e degrado". 

Per questo con l'interrogazione Catia Naldini ha chiesto: "Come mai l’intervento di codesta amministrazione su detta pista ciclopedonale si è limitato a tappare con ghiaia una sola buca mentre ne erano presenti tante altre che rendono il percorso inagibile; se sono previste opere di sostanziale manutenzione da qui a breve, prima che finisca la stagione delle piogge; se sia vostra intenzione stanziare risorse e definire un piano periodico di manutenzione affinchè questo percorso, tanto gradito ai pedoni e ai ciclisti, sia curato a dovere e possa essere fruibile e agibile in tutte le stagioni dell’anno".

L'assessore David Corsi ha subito replocato all'interrogazione: "Le buche più importnati saranno subito ricoperte. Abbiamo già dato disposizioni in merito. Ma altri interventi devono essere necessariamente rimandati alla realizzazione della pista ciclopedonale dell'Arno che avverrà presto: quel percorso pedonale è inserito nel progetto che ha standard precisi. Fare opere adesso sarebbe sprecare denaro".

 

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