Un altro caso positivo e un decesso a Reggello che fa salire rispettivamente il totale dei contagiati a 19 e dei deceduti a 4
Anche oggi i dati annunciati dal sindaco Cristiano Benucci su Reggello non sono positivi: ancora un decesso e un nuovo contagio per il Comune. Adesso, dall'inizio dell'emergenza si contano 19 casi positivi e 4 deceduti.
Il sindaco Benucci: "La giornata di oggi porta ancora brutte notizie per il nostro territorio, un nuovo contagio tra i nostri concittadini e purtroppo anche un decesso, il quarto per quanto ci riguarda. Voglio davvero associarmi al ricordo della persona deceduta e abbracciare virtualmente i suoi familiari. Spero davvero che i prossimi giorni pasquali portino buone nuove anche nel nostro territorio messo a dura prova in questi ultimi giorni. Continuiamo ad impegnarci. I numeri nazionali ci fanno intravedere una luce in fondo al tunnel ma non dobbiamo mollare."
Il primo cittadino si è poi soffermato sulla prima fase di consegna delle mascherine, oggi sarebbero 5000 le famiglie ad averle ricevute e domani è prevista la conclusione della distribuzione. "Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato, dai ragazzi della Protezione civile della PA Croce Azzurra di Reggello efficienti come sempre, ai singoli volontari che di propria iniziativa si sono offerti di dare una mano ,ai consiglieri comunali, alla Giunta e alle tante associazioni che si sono messe a disposizione e ci hanno coordinato le varie zone,la Misericordia di Cascia, il Circolo Acli Pro Cancelli, il Gruppo Fratres Donatori di Sangue di Reggello e Cascia, la Pro Loco di Donnini, la Pro Loco di Reggello, La "Combriccola" di Vaggio, la Parrocchia di Matassino, la Misericordia di Leccio,la Misericordia di Tosi, il Circolo Arci Pietrapiana, il Gruppo Sportivo di San Donato."
"Ognuno ha dato il proprio contributo, come una Comunità degna di questo nome sa fare – conclude Benucci – Noi in questo momento stiamo dimostrando di esserlo davvero. E grazie anche a tutti i volontari che pur avendo dato la disponibilità non sono stati chiamati semplicemente perchè le disponibilità erano oltre il doppio dei 129 itinerari in cui era suddiviso il Comune.