28, Novembre, 2024

Covid-19, la testimonianza di Gianluca e Chiara Gioli: “Affinchè tutto non sia stato vano”

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I genitori, Graziano Gioli e Patrizia Bernacchioni, sono deceduti a causa del coronavirus a distanza di poco tempo l’una dall’altro. I figli ripercorrono la vicenda sottolineandone tutti gli aspetti anche quelli che potevano funzionare in maniera migliore

Una testimonianza forte e piena di commozione quella di Gianluca e Chiara Gioli di San Giovanni durante la Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente lo scorso 17 settembre. Un racconto però che oltre a far luce sulla tragicità di quanto i due fratelli hanno vissuto a causa dell'emergenza coronavirus ha anche evidenziato aspetti che non hanno ben funzionato soprattutto nel rapporto con i familiari che hanno dovuto vivere da casa la situazione di sofferenza dei propri cari.

Gianluca e Chiara vedono andar via in ambulanza prima la madre, Patrizia Bernacchioni, 64 anni, insegnante, da sempre dedita al volontariato e al sociale, poi il padre, Graziano Gioli, personaggio storico della Sangiovannese e della Marzocco, un pilastro nello sport e nella comunità di San Giovanni. Non li vedranno più. La madre morirà il 23 marzo, il padre il 9 aprile, entrambi all'ospedale di Prato. Una vita vissuta insieme e terminata insieme. Ma anche Gianluca e Chiara sono contagiati e, quindi, messi in quarantena per 77 giorni.  Uno accanto all'altro, nell'abitazione dei genitori, vivono un dramma indescrivibile.

Una tragedia che ancora si portano dentro. La sofferenza, i timori e le paure, il dolore: nel dramma, i due fratelli, mettono in luce ciò che hanno vissuto, ciò che ha funzionato nei momenti dell'emergenza e ciò che invece poteva essere gestito meglio come ad esempio i rapporti con i familiari.

Gianluca e Chiara hanno raccontato la propria tragedia familiare nella speranza che, quanto da loro vissuto, possa essere un punto dal quale ripartire per il futuro.

 

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