28, Dicembre, 2024

Covid-19, il Valdarno fiorentino ferma le giostre per il Perdono

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I sindaci di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, di Reggello, Cristiano Benucci, e di Rignano, Daniele Lorenzini, spiegano le motivazioni in una nota congiunta

No alle giostre per il Perdono nel Valdarno fiorentino. In una nota congiunta i sindaci di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, di Reggello, Cristiano Benucci, e di Rignano , Daniele Lorenzini, hanno espresso la decisione condivisa di annullare l’organizzazione dei Luna park, insieme ad altre iniziative, tradizionalmente invece promosse ogni anno in occasione delle Feste del Perdono.

Come già avvenuto anche nel Valdarno aretino, la decisione dei sindaci del Valdarno fiorentino arriva dopo l’inasprimento delle misure anti Covid-19 disposte dal Governo lo scorso 16 agosto, che vanno a irrigidire una organizzazione che già comportava importanti accorgimenti sia da parte della macchina organizzativa che da parte dei fruitori delle giostre.

“In questo momento l’interesse prevalente è garantire la riapertura delle scuole in assoluta sicurezza – spiegano i sindaci -, questa è una priorità che stride con un’attività di svago che in un momento di emergenza sanitaria può essere rinviata. Avevamo tutti già lavorato all’organizzazione di Feste del Perdono che, seppur in forma ridotta, ci avrebbero permesso di vivere momenti di socialità nel rispetto delle misure di sicurezza. Tuttavia l’evoluzione del quadro epidemiologico (soprattutto nella popolazione più giovane) e il mutato impianto normativo legato alle misure di contenimento della diffusione del virus, ci obbligano ad annullare i Luna park e le principali iniziative di piazza previste per le tradizionali Feste del Perdono nei nostri comuni. Ci dispiace perché avremmo tutti bisogno di intrattenimento, di eventi, di spettacoli e comprendiamo profondamente le esigenze di chi lavora in questi settori, ma al momento riteniamo debbano prevalere la responsabilità e la prudenza, quindi  dobbiamo fare quanto è possibile per evitare situazioni ad elevato rischio di contagio: i casi, come vediamo ogni giorno, stanno aumentando su tutto il territorio nazionale e non possiamo permetterci in alcun modo di mettere a rischio la riapertura delle scuole”.

 

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