Presenti il presidente Enrico Rossi e la task force regionale costituita il 3 febbraio scorso, composta da 20 tecnici e guidata da Emanuela Balocchini. Già da domani in allestimento anche all’ospedale della Gruccia la tenda per creare una zona di pre-triage fuori dai pronto soccorso
Incontro in Regione tra il Presidente Enrico Rossi, l'assessore Stefania Saccardi, il presidente dell'Anci Matteo Biffoni, la task force regionale costituita il 3 febbraio scorso, composta da 20 tecnici e guidata da Emanuela Balocchini, e i sindaci della Toscana. Presenti ovviamente anche quelli del Valdarno aretino e fiorentino. Adeguatezza, proporzione e progressione, queste le linee a cui la Regione Toscana si atterrà nella gestione dell'emergenza Coronavirus.
Il sindaco di Terranuova, nonchè Presidente della Conferenza dei sindaci, Sergio Chienni, fa il resoconto di quanto detto.
"Allo stato attuale per la Regione non vi sono le condizioni per chiudere le scuole, l’invito è pertanto quelle di non interrompere le attività scolastiche ordinarie (mentre sono vietati i viaggi di istruzione in Italia o all’estero). I numeri specifici messi a disposizione dalle aziende sanitarie devono essere utilizzati dalle persone che sono state nelle zone focolaio estere e italiane. Queste persone hanno l’obbligo, oltre che di comunicarlo, di stare in casa in quarantena".
"Coloro che pur non essendo stati in zone focolaio hanno un problema influenzale sono invitati a stare a casa. Se si presentano sintomi che fanno sospettare qualcosa di più di una normale influenza devono chiamare telefonicamente il medico di famiglia o il pediatra dalle 8 alle 20 (compreso sabato e domenica). Il medico di famiglia e il pediatra valuteranno se i casi sono da annoverare tra quelli sospetti e disporranno l’effettuazione del tampone. In caso di positività i pazienti verranno trasportati dal 118 al presidio ospedaliero dove avranno un percorso proprio riservato in ospedale, in modo da non entrare in contatto con altri ed evitare di contagiarli".
"Se si manifesta un caso positivo le autorità competenti ricostruiscono la rete di relazioni del soggetto, coloro che sono entrati in contatto si sottopongono alla quarantena. Tra questi viene fatto il tampone solo a chi manifesta sintomi. Negli ospedali sono allestite zone separate dal triage del pronto soccorso in modo da non far entrare in contatto i casi sospetti con gli altri pazienti. Nella nostra Regione ci sono due casi positivi in attesa di validazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, uno a Firenze e uno a Pescia. La situazione è in divenire, seguiranno aggiornamenti non appena disponibili".
Intanto già da domani anche all'ospedale della Gruccia verrà installata la tenda per creare una zona di pre-triage fuori dal pronto soccorso in modo da far indossare la mascherina alle persone per le quali questa misura viene ritenuta necessaria, prima che arrivino al pronto soccorso.
Intanto sono state 8.501 le chiamate arrivate finora al numero verde 800.556060 istituito dalla Regione Toscana per fornire indicazioni sui percorsi e le iniziative sul tema del Coronavirus. Sarà attivo dalle 9.00 alle 18.00. Da giovedì è previsto un ulteriore apporto di personale perrafforzare il servizio.
Il presidente Rossi: "Ad ora tutti i casi sospetti che si sono manifestati in Toscana, anche quelli che poi si sono rivelati negativi, sono stati isolati e valutati. La situazione al momento appare sotto controllo e non ci sono le condizioni per giustificare provvedimenti d'emergenza come, ad esempio, la chiusura delle scuole o la sospensione dei concorsi. Ci sono solo due casi di tamponi positivi – ha aggiunto – per i quali manca ancora la conferma definitiva dal Ministero. Per il momento la situazione è sotto controllo. Non c'è un focolaio, né è stata definita una zona con la più elevata possibilità di contagio. Il sistema di prevenzione e controllo messo in atto sembra funzionare. La situazione si evolve di giorno in giorno, quindi se le condizioni cambieranno, anche le misure di controllo cambieranno. L'attenzione resta alta, ma ogni provvedimento deve esere preso attenendosi a criteri scientifici. Dobbiamo far prevalere la razionalità e la logica, non assecondare la paura solo per placare l'opinione pubblica".
"Il nostro primario interesse – ha aggiunto il presidente – è stato mettere in sicurezza i presidi sanitari. L'efficienza di ospedali e luoghi di cura deve essere tutelata prima di tutto, anche perché se davvero il virus si propagasse quei luoghi si riveleranno fondamentali. Il caso di Codogno mostra meglio di qualsiasi altro esempio quali sono le conseguenze quando 'crolla' la sicurezza di un presidio ospedaliero. Per evitarlo è fondamentale che si creino dei 'corridoi' speciali per l'isolamento dei casi sospetti, che non devono 'impattare' sulle normali procedure sanitarie. E' quello che abbiamo fatto fino ad ora, come ha dimostrato anche il caso, che per fortuna poi si è rivelato negativo, della signora 'presa in carico' dal 118 a Santa Maria Novella".
Il presidente della Regione Toiscana ha concluso: "E' importante ribadire il ruolo centrale dei medici di famiglia e dei pediatri in questo frangente il loro lavoro, parallelamente
all'isolamento sotto sorveglianza per chi viene da contatti pericolosi, è la base per organizzare un sistema di prevenzione capillare e strutturato. In questo momento il caso in provincia di Pistoia è sotto controllo, mentre su quello di Firenze sono in corso i controlli sui contatti della persona interessata. La sorveglianza è alta. Se ci saranno evoluzioni e si
renderanno necessari provvedimenti di urgenza, li prenderemo tutti insieme e dovranno essere graduali, scientificamente basati e in linea con i principi di adeguatezza e proporzione".
Il sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai: “Quella di oggi è stata un’importante azione coordinata di tutte le istituzioni per lavorare sul contenimento del contagio e sulla prevenzione del Coronavirus. Dalla Regione Toscana sono arrivati segnali chiari sulle modalità di comportamento da seguire e sulle procedure in atto, che appunto devono essere attuate basandosi su criteri scientifici e con grande senso di responsabilità”.