04, Maggio, 2024

Consiglio straordinario sulla sanità: tanti gli interventi. Approvata la mozione della maggioranza

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Nella sala della musica di San Giovanni si è tenuto il consiglio comunale incentrato sulla sanità. Tante le persone intervenute. Oltre ai consiglieri sono intervenuti nel dibattito anche alcuni presenti: dal sindaco di Terranuova al capogruppo di Terranuova in Comune al rappresentante Cobas Rsu del Serristori

Sala della musica a San Giovanni piena per il consiglio comunale straordinario sulla sanità. Al centro dela seduta doveva esserci la realizzazione del distretto sanitario unico del Valdarno ma di fatto la conferenza tenutasi in Palazzo d'Arnolfo, alla presenza dell'assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi, ha messo la parola fine al progetto.

Il primo a prendere la parola è stato il sindaco Maurizio Viligiardi. "Non c'è stata la volontà comune per la realizzazione del Distretto unico, ritenuto un obiettivo politico, ma abbiamo individuato i due territori dove ci sono i presidi che dobbiamo integrare. L'accordo, infatti, tra i dodici comuni, la Regione  e le due Asl permetterà l'integrazione dei due ospedali e dei servizi territoriali nell'ottica della salvaguardia e del miglioramento di quanto c'è già".

Prima delle persone in sala hanno preso la parola i capigruppo consiliari. Lorenzo Martellini, in riferimeno al distretto sanitario unico del Valdarno ha sottolineato: "Abbiamo perso l'obiettivo principale. Era l'occasione davvero per cambiare verso e dare il segnale che il Valdarno si muoveva nella stessa direzione. Il Valdarno non solo non ne esce rafforzato ma ha perso l'opportunità storica per andare avanti unito. Si è fatto un danno al di là di ogni immaginazione. La politica del Pd a livello valdarnese si è piegata alla politica regionale".
 

Francesco Carbini di Cresce San Giovanni è invece partito dal Referendum abrogativo della nuova legge regionale sul riordino del servizio sanitario. "L'occasione storica l'abbiamo persa quando il sindaco e presidente della conferenza dei sindaci non ha aderito, come avevamo proposto, al Comitato referendario. Sarebbe arrivato un segnale politico importante. La lotta doveva essere condotta per rivedere quella legge che ha ridisegnato le aree vaste e i distretti. Ma davvero credevate che i sindaci uniti avrebbero avuto la meglio sull'assessore Saccardi? Speriamo solo che quanto annunciato in conferenza stampa si avveri. Rivediamoci tra 6 – 7 mesi".

Poi è stato il turno di Andrea Focardi, capogruppo del Movimento 5 Stelle: "Con le tre Asl si ha l'allontanamento dei servizi dai cittadini. Se non difendiamo i nostri presidi saremo sempre più incapaci di difendere la politica sanitaria. La cosa che ci stupisce è che l'accordo è stato vanificato da una riunione tra la Regione e i sindaci".
 

Infine il capogruppo del Pd, Simone Ghiori: "L'obiettivo non è il Distretto unico ma preservare e potenziare l'ospedale della Gruccia e i servizi sul territorio".

Tra gli interventi dei presenti nella sala della musica quello del capogruppo della Lista civica Terranuova in Comune, Simone Nocentini che ha esternato tutta la sua amarezza: "Un anno di lavoro e di promesse sono state ridotte soltanto a chiacchere. La zona Distretto era soltanto una turbativa nella logica della Regione. Avevamo in mano uno strumento per salvaguardare i due ospedali e non è stato possibile utilizzarlo. Non averlo realizzato significa nom avere la sicurezza legislativa per salvare la Gruccia e il Serristori".

Poi ha preso la parola Domenico Mangiola, delegato Cobas Rsu del Serristori di Figline: "Il distretto ci avrebbe vincolato, i protocolli d'intesa no. Non ci sono potenziamenti quando alla Gruccia mancano 80 infermieri e al Serristori le siringhe. Nella conferenza stampa sono state dette soltanto falsità. L'assessore Saccardi redige sempre cronoprogrammi: in questo caso non li ho visti nè sentiti, soltanto promesse".

Infine è intervenuto il sindaco di Terranuova Sergio Chienni che ha spiegato le motivazioni del voto contrario alla realizzazione del Distretto sanitario unico. "L'impegno che è stato preso dall'assessore regionale è stato importante: è un obiettivo facilmente verificabile. Non credo però che si possa eludere un'altra riflessione. I sindaci del Valdarno fiorentino per creare il Distretto sanitario unico avevamo messo due punti fermi: il valdarno aretino doveva entrare nella Asl Toscana centro e in una zona distretto che andava fino a Bagno a Ripoli. Siamo sicuri che l'ospedale della Gruccia si sarebbe salvaguardato? Nella Asl Toscana sud il presidio non rischia, mentre nell'altra sarebbe potuto diventare un'appendice di Ponte a Niccheri".

Al termine della seduta sono state votate le due mozioni, quella della Lista civica Per un'altra San Giovanni e quella del Pd. È stata approvata quella della maggioranza che impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi presso la giunta e il consiglio regionale per "salvaguardare l'attuale classificazione dei plessi ospedalieri valdarnesi e il livello quali – quantitativo dei servizi territoriali" e "integrare, anche attravareso atti convenzionali tra i Comuni del Valdarno superiore, le Asl Toscana centro e Sud est e la Regione Toscana, le strutture ospedaliere della Gruccia e del Serristori nonchè i rispettivi servizi territoriali". Il sindaco e la giunta sono chiamati anche "ad adoperarsi con i seggetti istituzionali competenti, in un'ottica di di salvaguardia e ptenziamento dei servizi, affinchè i patti territoriali sottoscritti vengano compiutamente e integralmente attuati".

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