28, Marzo, 2024

Confcommercio: “Dalla riqualificazione della città dipende anche il nostro futuro”

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Il presidente della delegazione sangiovannese di Confcommercio interviene sugli sviluppi dell’accordo tra il Comune e l’Università di Firenze. “Bandire sciatterie e inestetismi, da un lato, dall’altro puntare alla messa in sicurezza della città e al miglioramento dell’efficienza e dell’accessibilità”

Il presidente della delegazione sangiovannese di Confcommercio, Paolo Mantovani, interviene sugli sviluppi dell’accordo fra Comune e Università di Firenze per ridisegnare il nuovo volto della città. “Confidiamo che in questa prima fase di raccolta dei dati l’amministrazione voglia tenere presente le considerazioni che la nostra associazione di categoria aveva già espresso tempo fa in una ipotesi di lavoro che poi purtroppo non ha trovato finanziatori ma che ora mettiamo volentieri a disposizione della città”.

“Dal progetto di riqualificazione urbana di San Giovanni Valdarno dipende anche il futuro delle nostre imprese, non solo la qualità di vita di residenti e turisti. Avevamo strutturato un percorso partecipato e condiviso fra i commercianti e l’associazione dei residenti – racconta Mantovani – nella stesura di un piano urbanistico si devono tenere in considerazione commenti e aspirazioni di chi la città la vive a 360 gradi, sul campo, come facciamo noi operatori, che nei nostri negozi oltre tutto ascoltiamo ogni giorno la voce del popolo”.
 
"Bandire sciatterie e inestetismi, da un lato, dall’altro puntare alla messa in sicurezza della città e al miglioramento dell’efficienza e dell’accessibilità: questi i principi che hanno guidato il progetto di Confcommercio – continua Mantovani – cominciando dalla sistemazione dei fili della luce, per togliere finalmente quei cavi volanti e quei quadri elettrici di fortuna che oggi deturpano perfino il centralissimo corso Italia. Ma abbiamo preso in esame anche la cura dell’arredo urbano e delle pertinenze esterne delle abitazioni private e dei locali, che oggi avrebbero bisogno di una maggiore omogeneità nel design e nei colori. E ancora: la manutenzione di fontanelle pubbliche, grondaie private e rastrelliere, la segnaletica museale, la sistemazione dei parcheggi, la riqualificazione di alcune aree specifiche, attraverso interventi strutturali ma anche di pulizia ordinaria e straordinaria nonché di presidio per la legalità e la sicurezza”.
 
Il presidente della delegazione sangiovannese di Confcommercio, ancora, spiega:

“In particolare, ci siamo soffermati sul Corso Italia, sulle piazze Cavour e Masaccio e sui relativi Larghi, in quanto zone di più immediato impatto, riservandoci in un secondo momento di integrarle considerando anche le vie secondarie comprese nelle mura arnolfiane (Mazzini, Alberti, Suor Eleonora Gori, Garibaldi, G. da S. Giovanni, Battisti, le traverse e i chiassi) e poi quelle zone extra murarie che comunque incidono sull’immagine della città per chi viene da fuori, come piazza della Libertà, piazza Stazione, viale Diaz”.
 
“Mettiamo a disposizione del Comune le osservazioni raccolte finora, una cosa è certa: la nostra categoria ha tutto l’interesse che il piano di riqualificazione diventi un alleato straordinario per la crescita di San Giovanni e delle sue imprese”. 
 

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