Tra i fattori frenanti la mancanza di liquidità, la pressione fiscale elevata, la complessità normativa. Franca Binazzi: “Rimettere in moto il meccanismo degli aumenti di fatturato e occupazione vuol dire rilanciare l’economia”
“Dall'assemblea con e imprese è emerso che non solo gli associati Cna, ma tutto il sistema delle PMI del Valdarno, ha difficoltà a fare impresa: tra i fattori frenanti la mancanza di liquidità, la pressione fiscale elevata, la complessità normativa". Franca Binazzi, Presidente CNA Valdarno, sintetizza così l’assemblea che si è svolta lunedì sera a San Giovanni.
Occasione di confronto sui problemi delle imprese, dunque, ma anche di informazione dell'Associazione verso i propri iscritti. "In particolare – ha aggiunto Binazzi – credito vuol dire investimenti e investimenti vogliono dire occupazione. Rimettere in modo il meccanismo degli aumenti di fatturato e occupazione vuol dire rilanciare l’economia".
"In particolare – sottolinea il responsabile di zona, Massimo Malvisi – il confronto è stato su credito, occupazione, nuovo mercato del lavoro. Si tratta di servizi concreti che gli associati possono cogliere e tradurre in azioni imprenditoriali immediate anche in questa complessa e difficile fase economica".
"Tra le altre cose, abbiamo evidenziato alcune disposizioni sulla Legge di Stabilità in approvazione al Parlamento: il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali attraverso un fondo di 600 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga; la proroga degli incentivi sulle ristrutturazioni edilizie e sul risparmio energetico; la diminuzione del costo del lavoro con taglio IRAP e incentivi per nuovi assunti a tempo indeterminato; il fondo investimenti per acquisto macchinarie le agevolazione del 15% come credito d'imposta".
Inoltre con i bandi della Regione Toscana si possono ottenere finanziamenti sugli investimenti a tasso 0 e garanzie sui finanziamenti a costo zero fino all'80% dell'importo. Le imprese Artigiane, iscritte all'Ebret, potranno contare su un contributo a fondo perduto sull'ammontare degli investimenti fatti, pari al 10% degli stessi, fino ad un massimo di 2.600 euro di sovvenzione.