24, Dicembre, 2024

Centrale a biomasse, versati solo 25mila euro per la compensazione. E manca la fideiussione: parte l’esposto alla Corte dei Conti

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La segnalazione è stata inviata dai consiglieri di Prima Montevarchi, Bucci e Bucciarelli. Dei 250mila euro che l’azienda proprietaria dell’impianto doveva versare al comune, ne sono arrivati solo un decimo. E non si trova la fideiussione richiesta dalla Provincia di Arezzo

I conti non tornano, sulla centrale a biomasse di Levane. Lo sostengono i consiglieri di Prima Montevarchi, Cristina Bucciarelli e Luciano Bucci, che dopo una serie di accertamenti hanno deciso di inviare tutto l'incartamento alla Corte dei Conti.

Prima di tutto, non è ancora stata versata al comune l'intera somma per la compensazione ambientale. Ricordano i due consiglieri che "la Convenzione stipulata dal comune di Montevarchi all’art. 4 obbliga la Soc. Montevarchi Energie s.r.l. (titolare dell'impianto, ndr) a corrispondere al Comune di Montevarchi un contributo economico pari ad €250.000, secondo la rateizzazione di cui al successivo art. 5 e, cioè: €100.000 entro il 31/08/2013; €100.000 entro il 30/11/2013; €25.000 entro il 31/01/2014; €25.000 entro il 31/10/2014". 

Ad oggi, dunque, l'intera somma avrebbe dovuto essere nelle casse di Palazzo Varchi. E invece no: "Ad oggi, giusto quanto asseverato dal Dirigente del settore comunale economico e finanziario, risultano incassati dall’Ente €25.000 dalla Società Montevarchi Energie s.r.l. a titolo di rata di compensazione impianto a biomasse loc. Levanella reversale n. 2473 del 05/12/2014". Appena un decimo di quanto dovuto, dunque. 

Non solo: Bucci e Bucciarelli segnalano alla Corte dei Conti che non si trova la documentazione sulla fideiussione richiesta dalla Provincia di Arezzo. "La delibera della Giunta Provinciale n. 154 del 23/03/2012 con cui furono approvate le modifiche sostanziali al progetto per la realizzazione dell’impianto a biomasse di Levane prevede che 'Il solo impianto per la produzione di energia e calore, comprese le linee elettriche ed i cavidotti, una volta giunto alla fine del proprio utilizzo tecnico od economico, dovrà essere interamente smantellato, a cura e spese del soggetto proponente' e che 'Prima dell’avvio dell’esercizio dell’impianto […] dovrà essere presentata idonea garanzia finanziaria, di durata quinquennale, a favore del comune di Montevarchi, per il rispetto degli obblighi di ripristino […] dovrà essere presentato alla provincia ed al comune specifico piano degli interventi di dismissione delle opere'.".

Eppure quella fideiussione non si trova. "A nostra richiesta – spiegano i consiglieri – il Dirigente del Settore Tecnico Comunale risponde che 'da una verifica effettuata C/o questo settore non risulta presentata la fideiussione richiesta dalla provincia'. La garanzia in favore del Comune non è in possesso dello stesso e, trascorsi diversi giorni dalla nostra richiesta, la stessa ancora non ci è stata consegnata nonostante li abbiamo sollecitati ad interessarsi presso la Provincia. Non risulta pervenuto nemmeno il Piano di dismissione delle opere". 

Alla luce di tutto questo, spiegano i consiglieri di Prima Montevarchi, "abbiamo inviato tutto agli enti giurisdizionali per le valutazioni di legge". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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