15, Novembre, 2024

Casse di espansione, l’inaugurazione della prima in occasione dell’anniversario dell’alluvione di Firenze

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

A due anni di distanza dallo sblocco dei lavori, e con alcuni ritardi, per il cinquantesimo anniversario dall’alluvione del ’66 sarà pronta solo la prima cassa di espansione in Valdarno, quella di Pizziconi 1: le altre tre sono in progettazione, ma almeno il loro finanziamento è certo

Un progetto (decennale) che avrebbe dovuto partire già nel 2010, poi una serie di ritardi, la decisione di passare al Commissariamento delle opere, lo sblocco a settembre 2014 anche con i fondi di #italiasicura. E la promessa: delle quattro casse di espansione, la prima (Pizziconi lotto 1) sarà pronta entro la primavera del 2015. Le altre a seguire.

I progetti in un video dell'Autorità di Bacino del fiume Arno del 2010

 

E invece no, non è andata così. Altri ritardi hanno pesato sulla messa in sicurezza di Firenze e del Valdarno. Bonifica di terreni inquinati e altri intoppi che, in sostanza, hanno rallentato i lavori in quell'unico lotto in cui, fino a oggi, operai e ruspe siano mai entrati in funzione. In tutto questo una buona notizia c'è: la cassa di espansione Pizziconi 1 sarà (finalmente) pronta in occasione del cinquantesimo anniversario dell'alluvione di Firenze, a novembre 2016 insomma. Per il taglio del nastro potrebbe essere presente anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ma non ci sono conferme ufficiali. 

Insieme alla cassa (il cui obiettivo è mettere in sicurezza la città di Firenze, principalmente), sarà pronta anche l'opera di compensazione che i comuni di Figline, Incisa e Reggello chiesero a suo tempo, cioè l'arginatura del Resco nel tratto che attraversa Matassino e poi si immette nell'Arno. Opera, questa sì, indispensabile per mettere in sicurezza questo pezzo di Valdarno. 

L'assessore di Figline Caterina Cardi fa il punto della situazione

 

E le altre? La Regione e il Governo hanno confermato tutti i finanziamenti, ed è già qualcosa, visto che nel frattempo i costi sono enormemente lievitati. In tutto, per realizzare le quattro casse di espansione (Pizziconi 1; Pizziconi 2; Restone; e la cassa di Prulli e Leccio) saranno necessari circa 42 milioni di euro, molti di più rispetto ai 27 preventivati. Ci saranno, in parallelo, anche le opere di messa in sicurezza del Valdarno, anche quelle tutte confermate, principalmente si tratta di arginature a difesa degli abitati e realizzati sui corsi d'acqua minori che si immettono nell'Arno. I comuni del Valdarno non sono più i responsabili dell'avanzamento dei lavori: dal Commissariamento, ora è tutto in mano alla Regione Toscana e in primo luogo al Presidente, Enrico Rossi. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati