Si è aperto a fine dicembre il bando di gara per aggiudicare i lavori per la realizzazione della Cassa di espansione di Restone in sinistra idraulica d’Arno e la sistemazione del reticolo idraulico di pertinenza. Il bando si chiuderà il 22 febbraio prossimo, poi si apriranno le procedure di analisi delle offerte per arrivare all’aggiudicazione dell’intervento. Si tratta di uno dei tasselli relativi al sistema di casse progettato lungo il fiume Arno nel tratto valdarnese per la salvaguardia idraulica della città di Firenze, del Valdarno e dei territori vicini.
Mentre la cassa di espansione di Pizziconi è già collaudata e sono attualmente in corso i lavori relativi al sistema di paratoie elettromeccaniche, per quanto riguarda quella di Restone, che si trova invece sulla sponda sinistra dell’Arno, i lavori sono stati suddivisi in due stralci: il primo stralcio, quello già in corso d’opera, consiste nella risistemazione del Torrente Cesto, mentre il secondo stralcio, quello che appunto è appena andato a bando, è il più consistente visto che riguarda la completa realizzazione della Cassa di espansione di Restone con le opere elettromeccaniche per il suo funzionamento, oltre all’adeguamento dell’argine del fiume Arno, fra il torrente Cesto ed il Ponterosso, e il completamento della sistemazione idraulica del Cesto.
Questo stralcio ha un valore complessivo di oltre 30 milioni di euro, di cui circa 20 milioni è l’importo previsto per i lavori a base d’asta, IVA esclusa. Sulla base dei calcoli del progetto definitivo, il volume complessivo che potrà invasare questa cassa di espansione è di circa 5.5 milioni di metri cubi di acqua. L’area interessata dalla realizzazione della cassa di Restone si trova in sinistra idraulica del fiume Arno tra la linea ferroviaria e l’attuale argine dell’Arno, si estende in lunghezza per circa 4500 metri e trasversalmente per circa 400 metri. Per quanto riguarda inoltre l’adeguamento dell’argine dell’Arno, a nord della cassa, questo riguarda il tratto che si trova fra i due torrenti Cesto e Ponterosso, per oltre 2 chilometri e mezzo. Oltre a questo sono interessati dall’intervento anche gli argini del torrente Ponterosso e quelli del Cesto per il completamento del suo adeguamento.
Il sistema di laminazione di Figline si compone di varie casse di espansione: oltre a Pizziconi e Restone, ci sono anche le casse di Prulli e di Leccio, in cui è compresa anche la cassa del Burchio e l’adeguamento statico, sismico, idraulico e stradale del ponte sull’Arno in località Pian dell’Isola per un totale di oltre 132 milioni di euro. Tutto il sistema è attualmente in carico alla Regione come Commissario di Governo.