In merito alla vicenda Infotirrena, e alla decisione della Corte d’Appello di imporre al comune la restituzione alla società di oltre 100mila euro, i consiglieri di Prima Montevarchi hanno depositato una mozione per il prossimo consiglio comunale. Dura la presa di posizione nei confronti del primo cittadino
Una mozione di censura dell'operato del sindaco in merito alla vicenda Infotirrena. L'ha depositata il gruppo di opposizione Prima Montevarchi, in vista del prossimo consiglio comunale del 30 luglio. E nel testo è dura la presa di posizione nei confronti del primo cittadino, in particolare sui tempi intercorsi tra la sentenza e la comunicazione al consiglio.
"La Corte d’Appello di Firenze, con sentenza n.1975/2013, depositata il 23 dicembre 2013, ha dichiarato la nullità parziale del lodo definitivo, tanto che il Comune deve restituire all’Infotirrena la somma di 100mila euro, oltre agli interessi legali maturati, ed una quota parte delle spese legali, il tutto per l’importo di 114.381,89", si legge nel testo della mozione.
"Nonostante la sentenza sia stata emessa nella camera di consiglio del 6 dicembre 2013 e depositata in Cancelleria il successivo 23, il Consiglio comunale di Montevarchi è stato portato a conoscenza della sua esistenza soltanto pochi giorni fa, il 9 luglio (ben 198 giorni dopo il suo deposito) e, inoltre, la sentenza non risulta mai assunta al protocollo generale del Comune".
"Il 28 maggio – prosegue ancora il testo del documento – il consiglio comunale ha approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2013, prendendo atto, sulla scorta degli atti trasmessi dall’esecutivo e delle certificazioni di legge, dell’inesistenza di debiti fuori bilancio a tutto il 31 dicembre dell’anno, e questo nonostante fin dal 23 dicembre 2013, fosse pubblicata la sentenza".
Motivi per cui il gruppo Prima Montevarchi propone la "Censura del comportamento del Sindaco per non aver portato a conoscenza dell’organo competente, in un tempo tecnico ragionevole anziché dopo oltre sei mesi dal deposito, una sentenza i cui disposti penalizzano le casse comunali imponendo la restituzione di una somma di oltre 100.000 euro e di non averlo fatto neanche in sede di approvazione del rendiconto dell’esercizio 2013, facendo si che questo organo attestasse l’insussistenza di debiti fuori bilancio per quell’esercizio". Inoltre, invita anche il primo cittadino "A valutare egli stesso, secondo la sua coscienza, se il suo comportamento nel caso di specie, sia stato rispettoso del giuramento da lui prestato ed in particolare delle linee di governo che presentò all’atto del suo insediamento".
"Preso atto, inoltre, delle dichiarazioni rilasciate a Valdarnopost su un possibile ricorso in Cassazione – conclude la mozione – si impegna il sindaco a convocare, entro e non oltre il 15 settembre, una conferenza capigruppo nella quale audire i legali del Comune onde chiarire gli aspetti della vicenda nonché a trasmettere ai consiglieri comunali copia degli atti pregressi (memorie presentate nel corso del lodo parziale e definitivo nonché alla Corte d’Appello ed ogni atto e documento dal quale si evinca quali e quanti siano stati i danni che il competente ufficio comunale stimò al’epoca dei fatti patiti dall’Ente e da risarcire da parte di Infotirrena) al fine di consentire una valutazione puntuale anche agli attuali componenti di questo Organo".