Il candidato della Lega Nord Costantino Ciari interviene con una nota sulla questione delle primarie Pd e sui problemi sollevati da Ivano Ferri
Pubblichiamo di seguito la nota di Costantino Ciari, candidato al consiglio regionale della Toscana per la Lega Nord.
Occorreva l'ostracismo dell'ex sindaco di Cavriglia Ivano Ferri perchè diventasse palese ciò che tutti sapevamo: che nel PD non c'è democrazia e che gli eletti non sono altro che dei burattini in mano a chi gestisce il potere.
Sono le parole di Ferri che confermano ciò: "Io ho capito come funziona: ci sono persone che devono essere candidate al di là dell'interesse territoriale e quindi si organizzano le regole. Da una parte i candidati nominati dipendono molto dal partito e quindi sono manovrabili".
Bastava, onestamente, la presenza di un Presidente del Consiglio come Renzi per dimostrare ciò, visto che nessuno lo ha eletto. Ma le parole di Ferri dimostrano ciò che andiamo dicendo da tempo che in Toscana c'è un potere politico da 60 anni che si è trasformato in regime e che esercita il potere con arroganza prepotenza ed intimidazione.
Un potere che pensa solo a se stesso e che se ne frega dei cittadini dei loro bisogni, delle loro necessità economiche e di salute.
Quella che ci ha raccontato Ivano Ferri è una lotta di potere che mette a nudo quelli che sono gli interessi del PD: le poltrone.
Noi guardiamo a quelli che sono i bisogni della gente alla loro richiesta di sicurezza, al loro bisogno di lavoro e alla loro tranquillità economica e di salute.
Queste logiche non ci appartengono e speriamo che questi fatti stimolino i toscani e gli aretini ad andare a votare perchè oggi abbiamo realmente la possibilità di cambiare e di vincere. Dipende da noi. Dobbiamo e possiamo crederci.
Mandiamo a casa Rossi e la sua cricca di burattini!
