06, Luglio, 2024

Caso amministrative, il Pd puntualizza in una nota firmata dal segretario Agnolucci: “Il candidato è il sindaco uscente”

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E sulla lettera dei “dissidenti”, il segretario comunale del Partito Democratico aggiunge: “Le prese di posizione di singoli esponenti non possono che stare all’interno del percorso scelto all’unanimità dall’assemblea comunale”. La scissione sembra ormai sempre più in vista

"Il candidato per il Partito democratico è il sindaco uscente, nell'ottica di allargamento del centrosinistra; e le posizioni dei singoli esponenti del Pd non possono uscire dal percorso approvato all'unanimità". Ventiquattr'ore dopo la ormai famosa lettera dei dieci renziani, che ha scosso la politica montevarchina, anche il segretario del Pd Luca Agnolucci si pronuncia sul caso. E ricorda il percorso avviato finora, insieme alle prossime tappe. 

"Il Partito democratico nelle assemblee dell'Unione comunale di Montevarchi del 19 e 27 ottobre, alla presenza e con il raccordo continuo e costante del segretario provinciale Massimiliano Dindalini, ha deciso alcune proposte e gli organi esecutivi si sono subito attivati per portarle avanti. La prima decisione è che il candidato per il Pd è il sindaco uscente, in un'ottica di allargamento del centro sinistra: infatti nell'ultima assemblea con voto unanime dei presenti, per alzata di mano, si è stabilito quanto sopra riportato".

Insomma, secondo Agnolucci quella strada sarebbe già segnata da ottobre: Grasso candidato sindaco, e poi il lavoro per ricompattare il centrosinistra. "La seconda decisione è stata quella di contattare tutte le forze che si riconoscono nei valori del centrosinistra per sondare l'ipotesi di una larga coalizione; tali consultazioni si sono svolte ed è scaturita la necessità di avviare un tavolo programmatico per verificare se vi siano punti di convergenza per andare a formare quella coalizione che si dovrà presentare alle elezioni con un programma comune, partendo dalla consapevolezza del buon lavoro svolto nei cinque anni di governo della città".

Tavolo convocato per il 19 gennaio, anche se non è chiaro chi si siederà intorno. "Da quel tavolo dovrebbe scaturire un'ipotesi di alleanza elettorale da sottoporre poi alla ratifica dell'assemblea dell'Unione comunale del Pd, unico organo deliberativo. E' stato inoltre deciso di avviare una campagna di ascolto della cittadinanza, tale campagna è in corso di formazione e sarà organizzata, oltre che da incontri tematici nei vari quartieri, anche dalla distribuzione di un questionario che verrà recapitato alle famiglie di Montevarchi al fine di conoscere meglio i bisogni dei cittadini. Pertanto il Pd ha ben chiaro il percorso che porterà alle elezioni amministrative, in attesa anche delle disposizioni della Segreteria nazionale in merito alle regole di selezione delle candidature".

Poi la 'stoccata' ai dieci dissidenti che hanno firmato quella lettera che ha dato il via a tutto. "Le prese di posizione di singoli esponenti del Partito Democratico di Montevarchi non possono che stare all'interno del percorso scelto all'unanimita dall'assemblea comunale". Insomma, se ognuno dovesse proseguire per la propria strada, la scissione sembra davvero vicina. "Logicamente – conclude Agnolucci – il Partito si atterrà ai regolamenti che nel frattempo dovranno essere deliberati dalla Segreteria Nazionale". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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