All’indomani delle polemiche sollevate dal servizio in onda su Agorà, il sindaco precisa: “Si parlava di immigrazione, e questi sono i problemi di Montevarchi. Non ho alcuna intenzione di negare l’evidenza. Certo, Montevarchi è anche altro: ma non era il tema di quella trasmissione”. In conferenza parla di politiche di integrazione, rispetto delle regole, e dell’evento Piazzamondo
"Non cambierei di una virgola le mie parole". Si apre così la conferenza stampa di Silvia Chiassai, sindaco di Montevarchi, convocata all'indomani della messa in onda di un servizio dedicato all'immigrazione, nella trasmissione Agorà di Rai3, e delle polemiche che ha suscitato. Per il sindaco, però, quelle polemiche non hanno ragione di esistere.
"Quella che ho raccontato, dati alla mano, è la reale situazione dell'immigrazione a Montevarchi. Una città in cui il 16% della popolazione è di origini straniere, e nel welfare comunale assorbe oltre l'80% delle risorse. Un dato di fatto: è per questo che, attraverso Agorà, ho lanciato un appello al Governo e alla Regione, perché un comune come il nostro non può far fronte, da solo, a questa situazione".
Alle polemiche politiche Chiassai replica: "Arrivano da quei gruppi, come il Pd e Avanti Montevarchi, che già a luglio, a un mese dal mio insediamento, mi sottoponevano una interrogazione consiliare in cui si facevano portavoci delle giuste istanze dei cittadini residenti intorno a piazza Mazzini, al centro di episodi di inciviltà perpretrati da stranieri. Quelle stesse opposizioni che hanno presentato un'altra interrogazione a settembre relativa a situazioni simili intorno al triangolo della piazza davanti alla stazione. Mi sembrano quantomeno contraddittori. E comunque, rivolgendosi anche al mio predecessore, dico che se i cittadini avessero ancora voluto un sindaco che dicesse che va tutto bene, probabilmente io non sarei qui".
E l'immagine di Montevarchi, che secondo molti è emersa 'distorta', a senso unico, solo negativa? "Quella trasmissione non parlava di quanto sia bella la città. Parlava del fenomeno dell'immigrazione. Certo, nella mia intervista avevo affrontato anche altri aspetto. È chiaro però che sono state utilizzate soltanto le parti funzionali a quel tema, da parte dei giornalisti. E su quegli aspetti la situazione è esattamente quella. Certo che c'è anche altro, lo so bene e sono fiera della mia città: ma non mi sono vergognata affatto di parlare dei suoi problemi".
Più volte Silvia Chiassai, nel corso della conferenza stampa, ribadisce la richiesta al Governo, "perché i comuni non possono essere lasciati soli in questa difficile sfida di integrazione, che richiede impegno e risorse". Parla di una campagna di informazione sul rispetto delle regole, che il comune varerà a breve, mentre il vicesindaco Bucci parla di alcuni interventi già presi sul fronte della sicurezza, e sulle politiche sociali.
Infine, il sindaco entra anche nel merito della questione Piazzamondo: "Il fatto che l'intervista a Agorà sia uscita nel giorno di presentazione dell'evento, non è purtroppo mia responsabilità. Me ne rammarico. Io non l'ho citata, non c'entra niente nella questione, noi come amministrazione la sosteniamo e io sarò presente. Porteremo avanti questa iniziativa perché nessuno ce l'ha per principio con persone di altri paesi, e quello è un evento che si muove nel segno dell'integrazione".