Dopo le difficili settimane della fine del 2014, con il caos e le code legate all’attivazione della ricetta elettronica, si era sfiorata la rottura fra Asl8 e farmacie: rischiavano di saltare anche le prenotazioni degli esami, dal 1 gennaio di quest’anno. E invece alla fine si è raggiunto l’accordo
Si chiude con un accordo importante, la trattativa fra Asl8 di Arezzo e farmacie pubbliche e private di tutta la provincia: un accordo siglato all'ultimo tuffo, prima del paventato sciopero delle prenotazioni da parte delle farmacie. E così non solo si confermano i punti Cup, ma si garantiscono ai cittadini nuovi servizi, più comodi perché più vicini.
Primo fra tutti l'attivazione della carta sanitaria elettronica. Nelle ultime settimane dell'anno scorso caos e code, anche nelle farmacie, avevano contraddistinto l'entrata in vigore della ricetta elettronica. In tanti si erano rivolti proprio alla farmacia di fiducia per arttivare la carta sanitaria elettronica, ma invano. E dal 1 gennaio di quest'anno si rischiava anche il blocco delle prenotazioni degli esami e delle visite, funzione attiva già da anni.
Cosa cambia da oggi, con la firma di questo accordo? Lo ha spiegato il direttore generale dell'Azienda santiaria, Enrico Desideri, in una conferenza stampa. "Con l’accordo che abbiamo raggiunto i cittadini avranno a loro disposizione un sistema integrato che migliorerà sensibilmente i servizi a loro disposizione". In tutta la provincia di Arezzo sono 110 le farmacie pubbliche e private aperte, e che aderiscono.
"Sempre più – ha spiegato Roberto Giotti di Federfarma – le nostre strutture, che vedono ogni giorni l’accesso di decine di migliaia di utenti, possono rappresentare il fronte avanzato del sistema sanitario verso la popolazione, specie in quelle aree più lontane dai servizi centrali della Asl: si pensi ai piccoli paesi, si pensi agli orari che noi possiamo garantire per soddisfare tutta una serie di servizi".
"Già da anni – ha spiegato Desideri – le farmacie gestiscono le prenotazioni Cup e la riscossione dei ticket, ma anche la distribuzione di una serie di presidi sanitari. Adesso con il nuovo accordo si guarda con forza alla sempre più diffusa digitalizzazione dei sistemi che nel tempo sta conquistando grandi fasce di popolazione. Ad esempio la carta sanitaria elettronica: oggi solo il 54% degli aretini l’ha attivata, ma su questo ci deve essere un impegno di tutti per aumentare rapidamente questo numero. L’utilità di questo strumento è enorme".
In gran parte delle farmacie saranno posizioni dei totem o dei pc ad esclusivo uso degli utenti per accedere con la propria carta sanitaria elettronica alla stampa immediata dei referti delle proprie analisi. Il tutto, se uno non può farlo da solo, con l’ausilio di personale della farmacia che sarà appositamente formato. Dalle farmacie si potrà inoltre, direttamente o con l’ausilio degli operatori, disdire una visita, o conoscere la propria fascia di reddito.