28, Marzo, 2024

Carnevale, i disabili della Farm di Reggello realizzano un’auto a grandezza reale

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Sono i ragazzi dell’Oda Farm Community, la “fattoria dei disabili di Reggello

L'idea è nata quasi per scommessa, dalla grande passione per le auto di uno dei ragazzi disabili dell'Oda Farm Community, la “fattoria” dei disabili di Reggello. Così i ragazzi hanno realizzato un'auto d'epoca in cartapesta, di dimensioni reali. Ci hanno lavorato con impegno: per realizzarla e ultimare le decorazioni ci sono voluti molti mesi di lavoro e tante sessioni del laboratorio espressivo manipolativo dedicato alla cartapesta.

Adesso i ragazzi si preparano a farlo sfilare al Carnevale di Reggello che si terrà domenica 16 e 23 febbraio 2020. La tradizionale sfilata dei carri quest'anno vede i ragazzi della Fondazione Oda a fianco della Croce Azzurra di Reggello e della Misericordia di Cascia. La partenza è alle 14:30 da via Dante Alighieri. Domenica 23 febbraio saranno presenti anche i ragazzi della Farm che hanno realizzato il manufatto e saranno premiate le maschere più belle. 

“Questa auto e la sua partecipazione al Carnevale reggellese per noi è un po' il simbolo dell'essenza della Farm, dove lavoro manuale e integrazione con il territorio entrano a far parte quotidiana della vita dei ragazzi e del loro percorso di riabilitazione”, spiega il presidente della Fondazione Oda, Don Fabio Marella.

"La Farm. Quello espressivo-manipolativo con la cartapesta è infatti uno dei laboratori intorno ai quali è organizzato il progetto riabilitativo della Oda Farm Community di Reggello. La Farm, sperimentazione innovativa che vede una sinergia tra la Fondazione Oda, la Regione Toscana, l’Azienda Sanitaria Toscana Centro e il Comune di Reggello non è una fattoria per modo di dire: le persone disabili coinvolte sono protagoniste nel lavoro agricolo e la vita all'aria aperta e gli impegni di gestione pratica sono tra i cardini del percorso riabilitativo degli ospiti della Farm. Le persone ospitate (10 in regime residenziale, 4 in diurno) sono seguite da un team multidisciplinare, costituito da educatori, oss e un infermiere e supervisionato dai medici della Fondazione Oda".

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