Sopralluogo di Andrea Calò, di Rifondazione, in via Buozzi a Matassino. Il consigliere denuncia: “Cantiere abbandonato e accessibile da tutti, i cittadini costretti a fare i conti con il degrado e l’incuria. Le misure dell’amministrazione non hanno funzionato: Matassino non può essere dimenticata, il Comune intervenga”. E punta il dito sulla sicurezza dei pedoni: “Le barriere di legno che delimitano il cantiere sono a ridosso della strada: camminare nella via diventa pericoloso”.
Quelle barriere di legno costringono i pedoni a camminare in mezzo alla strada. Il cantiere lì accanto è completamente fermo da anni, abbandonato al suo destino. E i residenti di via Buozzi e dintorni, una zona ad alta densità abitativa, sono infuriati per il degrado che imperversa nella zona.
Questa mattina il consigliere di Rifondazione, Andrea Calò, ha effettuato un sopralluogo e raccolto la protesta dei cittadini. Siamo a Matassino, nella parte del Comune di Reggello. Il cantiere, racconta chi abita lì vicino, è fermo da tre anni: i lavori sono iniziati una decina di anni fa e poi, come in molte altre parti del territorio, si sono arenati per la crisi economica e non solo.
I cittadini chiedono che almeno le opere di urbanizzazione vengano completate: mancano infatti parcheggi e marciapiedi sicuri.
“La situazione è di estremo degrado e ci sono molte criticità – denuncia Andrea Calò – innanzitutto i pedoni che transitano da via Buozzi non possono disporre di un marciapiede: le barriere di legno sono proprio a ridosso della strada e camminare diventa un pericolo”.
L’attenzione si sposta poi sul cantiere. “Già negli anni passati Rifondazione sollevò il caso, il Comune emise un’ordinanza per la messa in sicurezza dei molti cantieri abbandonati sul territorio. Ma guardando questa grande zona edile di Matassino è chiaro che l’ordinanza non abbia funzionato”.
Una parte considerevole del cantiere è ormai sprovvista di recinzioni e chiunque può accedervi. I cittadini dicono che sono venute giù ad ottobre 2013 a causa del vento: nessuno le ha più risistemate. Allo stesso tempo puntano il dito sui grandi ammassi di terra di riporto, rifiuti e sporcizia ben visibili anche dalla strada: tubi e ferri vecchi che emergono dalla terra, piante che crescono sulla strada e tombini scoperti con voragini anche di mezzo metro. Un ambiente ideale più per i topi che per essere abitato.
E Calò annuncia: “Presenterò immediatamente un’interrogazione urgente in consiglio comunale. Questa parte di Matassino non può essere dimenticata e vivere in uno stato di così profondo degrado. Il sindaco e l’amministrazione devono assolutamente fare qualcosa”.