È uscito a mezzanotte l’ultimo disco dei Flame Parade, la band valdarnese con dieci anni di esperienza. Nel 2015 pubblicano il loro primo EP “Berlin” (Materiali Sonori), seguito del 2016 dal primo album “A New Home” (Materiali Sonori); poi nel 2020 “Cosmic Gathering” (Materiali Sonori) ed oggi presentano “Cannibal Dreams” prodotto da Matilde Davoli cantautrice, producer e sound engineer.
“Un viaggio nella testa di chi sogna a occhi aperti, nell’esistenza del Un percorso raccontato da 10 tracce dall’atmosfera onirica, liquida e dilatatdaydreamer che vive sollevandosi nell’aria in una continua lotta tra il surreale e la concretezza. a, attraverso sonorità dream-pop e shoegaze.”
La band composta da Marco Zampoli, voce e chitarra, Letizia Bonchi, voce, archi e synth, Mattia Calosci basso e synth e Francesco Agozzino alla chitarra racconta il proprio percorso musicale in questi dieci intensi anni e lo fa anche entrando nel vivo della loro ultima uscita:”Il nostro percorso inizia nel 2013, proprio 10 anni fa, in un momento storico in cui la musica cosiddetta new-folk ha avuto un grandissimo impatto sulle nostre vite. Tutti ascoltavano gruppi che avevavano dato al folk di Dylan e Young una nuova chiave moderna, sia per il sound che per i testi che raccontavano l’epoca storica in cui stavamo vivendo. Per noi, scrivere musica, era diventata un’ossessione e dopo veramente poco ci siamo trasferiti in una casa colonica nei boschi di Terranuova B.ni proprio sotto le balze che ironicamente richiamavano i canyon degli Stati Uniti da cui prendevamo la maggior parte delle ispirazioni. Sono stati anni bellissimi e di li a poco abbiamo fatto uscire il primo EP “Berlin” stampato in vinile dalla nostra etichetta Materiali Sonori e nel 2016 il nostro primo album “A New Home” prodotto da Alberto Mariotti e registrato da Lorenzo Tommasini nel suo studio di Loro Ciuffenna.”
Dopo il loro primo album e i moltissimi concerti per presentarlo, i Flame Parade si trasferiscono da quella casa nel bosco, sentendo nuove esigenze, ascoltando nuovi stimoli: è la volta del loro il secondo disco “Cosmic Gathering” registrato anche con l’aiuto del fonico e produttore Leonardo Magnolfi. Continuano i ragazzi:”In questo disco ci siamo lasciati andare a sonorità più sognanti, molte più chitarre elettriche e per la prima volta abbiamo usato sintetizzatori negli arrangiamenti. Il cambio radicale lo ha dato Francesco Agozzino, all’epoca chitarrista degli Adam Kills Eve, che ha introdotto un nuovo sound e una nuova attitudine alle chitarre dei Flame Parade. L’anno di Cosmic Gathering è stato molto importante per noi, nonostante sia uscito nel febbraio del 2020 proprio all’inizio della pandemia, ci ha aperto le porte della sperimentazione, o meglio, ci ha insegnato ad essere più liberi e ad assecondare ancora di più i nostri istinti artistici.”
Come siete arrivati alle sonorità di Cannibal Dreams? Cosa ha significato l’incontro con Matilde Davoli? Marco Zampoli:” Con “Echoes”, ep del 2021, abbiamo aperto la nostra musica anche all’elettronica, riarrangiando in chiave diversa alcuni dei brani di “Cosmic Gathering”. Proprio con Echoes abbiamo deciso di prendere una strada diversa nella scrittura dei brani. Dopo aver snobbato per anni senza alcun motivo la musica degli anni 80’ ci siamo messi ad ascoltare e studiare soprattutto i suoni che la caratterizzavano provando una forte fascinazione. Ed ecco le primissime bozze di Cannibal Dreams che abbiamo affidato, dapprima a distanza, a Matilde Davoli, per noi una grande artista, che ha saputo riarrangiare e correggere i pezzi portandoli ancora di più nella direzione che immaginavamo. Poi è arrivato il momento di scendere a Guagnano in provincia di Lecce nello studio dove lavora lei, il Sudestudio dove pochi mesi prima c’erano stati i Mum, di cui siamo grandi fan e i Beirut a registrare il loro ultimo lavoro in studio. Un grande privilegio e onore per noi.”
Come definiresti Cannibal Dreams rispetto a Echoes? Zampoli:” C’è sicuramente una maturità diversa, un obiettivo anche diverso. Per registrare questo disco siamo stati chiusi per 12 giorni da mattina a sera, non avevamo mai provato questa sensazione di fatica e divertimento insieme. Le influenze artistiche di Matilde alla fine sono venute fuori e abbiamo lavorato con davvero tanta intensità nei brani. Penso che questo sia un disco ancora più POP del precedente ma con un sound molto pensato e in definitiva ancora più sognante e rock’n’roll allo stesso tempo. ”
Quale è la canzone che vi sta a cuore all’interno di Cannibal Dreams? Conclude Zampoli:” Credo che “One of these days I’ll steal your heart” sia la canzone che ci sta più a cuore. Si tratta del primo singolo uscito a marzo e credo sia la prima bozza che abbiamo scritto per questo disco. Riascoltata pochi giorni fa la prima versione, era un brano totalmente diverso, forse ancora ancorato alle radici dei Flame Parade di Cosmic Gathering ma dalle mani di Matilde ne è uscito qualcosa che a noi emoziona tutte le volte che la suoniamo.”
In occasione dell’uscita dell’album, i Flame Parade presenteranno Cannibal Dreams domani, sabato 27 maggio a partire dalle 22.00 nello spazio Politeama, gestito dall’associazione MAHmutt, preceduti dall’esibizione dei TOB . A seguire, silent disco.