21, Novembre, 2024

“Candidati verso il ballottaggio”: l’analisi del consigliere comunale Francesco Sottili

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Il comunicato stampa dell’ex consigliere Pd: “A pochi giorni dalla presentazione dei candidati a Sindaco si stanno chiudendo gli accordi di lista”

Dopo la candidatura alla carica di Sindaco della consigliera Cristina Simoni con l’appoggio del Comitato Salvare il Serristori si delineano tutti i canditati per le prossime elezioni amministrative di Figline e Incisa che si terranno il 26 maggio. Francesco Sottili, consigliere comunale a Figline e Incisa, esprime in un comunicato stampa la propria opinione:  "Con LEU siamo al completo. Appoggerà la candidatura di Giulia Mugnai assieme ad un’altra lista civica creata ad hoc dal Partito Democratico". 

"Le prossime elezioni comunali vedranno in campo ben sei candidati a Sindaco: Lorena Tosin (PCI, Rifondazione, Potere al Popolo), Giulia Mugnai (PD, LEU), Lorenzo Omar Naimi (M5S), Daniele Raspini (Idea Comune Per Figline Incisa), Cristina Simoni (Lista civica Simoni, Comitato Salvare il Serristori), Silvio Pittori (Forza Italia UDC, Fratelli d’Italia, Lega, lista Crederci Insieme). Sono ad oggi almeno quattordici le liste che si presenteranno per la richiesta dei voti di preferenza". 

"La situazione che si presenterà ai cittadini non sarà chiara come in passato, molti dei candidati girano già con il loro pacchetto di promesse e di “facili sì” alla portata di tutti. I cittadini però sono informati ed attenti quello che serve oggi è raccontare la verità: un messaggio chiaro e trasparente, che possa dare concretezza ai contenuti ed a ciò che sarà effettivamente realizzabile". 

"Questo purtroppo non è accaduto con il gruppo di maggioranza del Partito Democratico di Figline e Incisa Valdarno. Non ero più ben accetto, pur avendo il sostegno del provinciale di Arezzo. La Segreteria di Figline Incisa ha fatto di tutto affinché io lasciassi. Non sono state le intimidazioni a farmi uscire, quanto il fatto di non poter più continuare ad appoggiare politicamente un Sindaco, che sta portando il progetto del Comune Unico di Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni sul ciglio del baratro, lo sta trasformando da opportunità in minaccia". 

"Lo dimostrano le risposte ricevute durante l’ultimo Consiglio Comunale dalla Giunta Mugnai:
– 6 milioni di euro, 12 miliardi di vecchie lire, di risorse straordinarie della fusione dei Comuni che stanno “dopando” la spesa corrente, quando potevano essere destinati ad investimenti sul nostro territorio, come da mozione approvata nel CC del 31.03.2016
– La mancata verifica e chiusura dei patti territoriali del 2013 che dovevano rafforzare il ruolo dell’Ospedale Serristori a livello locale e regionale
– La discarica nell’area di Le Borra, che è ancora presente nei piani regionali, terreno che doveva essere acquistato con soldi già nelle casse del Comune nel 2014. Sapevate che l’area era stata oggetto di un progetto di recupero e sviluppo finanziato interamente da Enel con Futur-E? Nel 2004 ENEL ha presentato il progetto di riassetto complessivo dell’area e nel 2006 è stato stipulato un Protocollo di Intesa tra Enel ed Enti Locali. Il progetto è stato licenziato con parere positivo dal Ministero dell’Ambiente nel 2009 e approvato dalla Regione Toscana nel 2010. La Giunta Mugnai non ha portato a termine l’atto di acquisto, bensì ha voluto iniziare un nuovo percorso di analisi di destinazione dell’area…quindi altri soldi sperperati.
– La mancanza di concretezza nel rilancio del centro storico di Figline, nel ridisegno del mercato. Anche qui, nonostante il percorso partecipativo “Idee in Piazza” si è voluto presentare un progetto di riqualificazione che andava per conto suo, trovando l’ostilità degli stakeholders e della Sovrintendenza alle Belle Arti. Allora via con il nuovo percorso di partecipazione “Il Centro che Vorrei”, ovviamente altri soldi spesi senza averne vista una conclusione. Purtroppo sul tema non ho ricevuto risposte all’ultima interpellanza presentata in Consiglio “Riapriamo il Centro Storico di Figline” e mai l’avrò!". 

"Queste sono solo alcune delle situazioni che mi hanno spinto al distacco, non ultima la mancanza di apertura dei dati richiesta con la mozione sugli Open Dataper la quale la Giunta Mugnai non ha fatto niente. Non mi stupisce che altri membri autorevoli del partito di Figline Incisa siano arrivati alle stesse conclusioni. Le prossime elezioni del 26 maggio vedranno presenti molte liste civiche. I partiti ed i movimenti politici purtroppo si sono, in molti casi, rinchiusi nelle stanze del potere non ascoltando più le esigenze della cittadinanza". 

"Credo che il mondo civico, escluso da tempo da parte della “vecchia politica”, sia fondamentale per poter costruire un percorso di crescita del nostro territorio. Sono un elemento fondamentale di rappresentanza, fatte di persone che vivono nelle nostre comunità e che ne conoscono le necessità. Il problema però non sono tanto i contenitori, quanto i contenuti, nel caso specifico le persone e di conseguenza i programmi. Ritengo che ci siano delle liste nate esclusivamente per esigenze elettorali, per un cambio casacca, o nate per rappresentanza, che non hanno realmente la voglia di diventare forza di governo, di metterci la faccia insomma". 

"In effetti ci sono stati molti avvicendamenti: la consigliera Valentina Trambusti, che ha lasciato la “Lista Salvare il Serristori” per appoggiare ora la coalizione di Destra. Lo stesso Sottili che si è distaccato dal Gruppo di Maggioranza PD, entrando a far parte del Gruppo Misto con la consigliera Cristina Simoni, che ha lasciato il Partito Democratico ed oggi presenta la propria candidatura a Sindaco con l’appoggio del “Comitato Salvare il Serristori”. Sinceramente resto perplesso dalla scelta portata avanti dalla collega Simoni e da Clara Mugnai del Comitato Salvare il Serristori. Da entrambe mi aspettavo una condivisione di obiettivi con il polo civico. Nei mesi scorsi vi erano stati anche comunicati stampa che rappresentavano la volontà di un percorso comune tra Idea Comune, rappresentato in CC da Simone Lombardi, e l’Associazione Per Figline Incisa, per appoggiare Daniele Raspini candidato Sindaco. Oggi affermano di voler essere politicamente indipendenti, di lavorare contro il Partito Democratico e la Destra, ma così facendo rischiano solamente di fare l’esatto contrario. Indeboliscono il polo civico, che rappresenta in questa tornata elettorale la vera occasione per eliminare le storture dei familiarismi degli ultimi decenni, lavorando contro un’idea più alta di città e di governo, regalando spazio alla Destra. Mi chiedo se sia proprio questo il loro obiettivo, arrivare al ballottaggio e “vendersi” al miglior offerente". 

"Sinceramente ritengo che questo atteggiamento snaturi e tradisca lo spirito e le prospettive con il quale io e Cristina abbiamo dato vita al gruppo misto in CC. Sono fiducioso, ancora c'è il tempo e spero che si possa raggiungere un accordo politico per evitare che vi siano percorsi personali e poco significativi di alcuni e che, nel nome del civismo, si sappia unire e si possa costruire un futuro migliore per Figline e Incisa. La situazione che si presenta con ben sei candidati a Sindaco, il calo nazionale e locale del PD fanno pensare ad un ballottaggio per la prossima tornata elettorale, ma senza il Movimento 5 Stelle: sul territorio il Movimento 5 Stelle ha fatto scalpore solo per il caso Bekaert. Dobbiamo essere sinceri con noi stessi, già con gli accordi siglati nel 2013/2014 la multinazionale belga aveva preso posizione sul polo produttivo figlinese, destinando alla produzione meno della metà degli occupati, riducendo i prezzi di vendita infragruppo, rendendolo così economicamente inefficiente. La cassa integrazione è stata una forma di tutela importante, ma ritengo che sia indispensabile il lavoro non ulteriori forme di assistenzialismo".

"Se questa analisi è corretta la corsa risulta a tre: Mugnai, Pittori e Raspini. Il voto, in concomitanza con le europee, può favorire i partiti nazionali tradizionali, offuscando le forze civiche sui territori. Dopo l’ultimo viaggio a Strasburgo durante il quale ho avuto modo di approfondire e conoscere il lavoro svolto dal Parlamento Europeo, ritengo che più Europa sia la vera risposta ai problemi del nostro paese. È vero dobbiamo ripensarla, ma in un modo sempre più connesso e complesso non si può pensare di essere “forti” da soli, è necessario essere forti insieme, rappresentativi di un mondo di coesione e di pace, che guarda al bene del singolo nella comunità. C’è bisogno di un’Europa forte che possa rappresentare una nuova visione del mondo, un nuovo modello economico, un modello civile, che abbia al centro la crescita, la solidarietà, la fiducia tra i popoli. Serve una nuova visione della politica, che guardi ai territori come vera fonte di rinascita del benessere individuale e collettivo. Per far questo a livello locale è necessario superare gli individualismi e progredire in un impegno civile. La civicità fatta di valori e competenze può essere una risposta". 

"Sulle indiscrezioni che mi riguardano, è vero, mi è stato chiesto da più schieramenti di candidarmi come Sindaco. Ho deciso però di concludere il percorso formativo post-laurea iniziato nel 2017 e di impegnarmi nella mia professione, tali scelte al momento non mi consentirebbero di poter dare tutto il mio impegno necessario per portare avanti tale incarico. Non ho intenzione però di abbandonare il campo della politica, dove ogni cittadino dovrebbe impegnarsi per portare avanti il bene del proprio paese". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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