Hanno appena un anno di vita, i nuovi Consorzi di Bonifica istituiti dalla Regione Toscana. E arrivano già le proposte per abolirli: quella appena depositata porta la firma dell’onorevole Donati, deputato aretino del Pd. “Il mio è un atto politico, ma spero che diventi tema di confronto: perché occorre semplificare il rapporto tra istituzioni e cittadini”
Un anno fa, con le nuove elezioni, nascevano i sei maxi-consorzi della bonifica in Toscana. Istituiti da una legge regionale, andavano a sostituire tutti gli enti (40 a livello toscano) che se ne occupavano prima. Il Valdarno salutò così il Comprensorio 23 (in mano all'Unione del Pratomagno) e finì nel Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno.
Oggi, si apre la discussione se non sia meglio sopprimerli tutti. Un tema in realtà che non tocca solo la Toscana, ma tutta Italia, e che viene portato alla ribalta da una proposta di legge depositata da Marco Donati, deputato aretino del Partito democratico.
"Come promesso alcune settimane settimane fa – dichiara Donati – ho presentato una proposta di legge per la soppressione dei consorzi di bonifica, onorando un impegno preso con associazioni e cittadini che mi avevano interpellato. Senza alcun intento polemico nei confronti dei consorzi, ho ritenuto opportuno depositare una proposta che semplifichi il rapporto tra istituzioni e cittadini".
"L'obbiettivo – spiega l'onorevole – è avere pochi ed autorevoli soggetti istituzionali, come previsto dalla nostra Costituzione, evitando sovrapposizioni. Questa posizione è coerente con la mia azione politica, in quanto ho sempre sostenuto l'esigenza di razionalizzare e ridurre il numero di aziende pubbliche e organismi burocratici, per favorire un'azione amministrativa più efficiente e meno costosa".
"Ad oggi – conclude Donati – la proposta di soppressione dei consorzi di bonifica è soprattutto un atto politico, ma la speranza è che venga presto incardinata in Commissione o fatta propria dal Governo".