Dopo la notizia di Giampaolo Camici bloccato in Burkina Faso dove si era recato per portare aiuti, il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ha chiamato prima la famiglia e poi la Farnesina e si è messo a disposizione per la celere risoluzione della vicenda
“Stiamo seguendo con grande attenzione l'evolversi della vicenda, ci siamo messi a disposizione per qualsiasi tipo di azione intermediaria fra il Ministero degli Esteri e la famiglia”. Il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl'Innocenti o Sanni, dopo aver appreso la notizia della vicenda che ha coinvolto Giampaolo Camici, di Meleto, in Burkina Faso per una missione umanitaria e bloccato da un colpo di Stato, ha chiamato prima la famiglia per mostrare la propria solidarietà e per assicurare il massimo impegno affinché Camici possa tornare a casa al più presto, poi la Farnesina per mettersi a disposizione per qualsiasi tipo di necessità.
“Sono in stretto contatto con la famiglia di Giampaolo che conosco benissimo e con la quale mi tengo aggiornato sulla situazione – ha affermato di Sindaco Leonardo Degl'Innocenti o Sanni – Stamani ho chiamato il Ministero degli Esteri per sottolineare che il Comune di Cavriglia, in caso di necessità, in qualsiasi momento è a disposizione per contribuire alla riuscita di ogni azione intermediaria necessaria per il rimpatrio di Camici. In questo momento difficile comunque è necessario non creare allarmismi, e tengo a precisare che il nostro concittadino sta bene ed è alloggiato in un convento a pochissimi chilometri dall'aeroporto internazionale”.
Giampaolo Camici da 17 anni si reca in Burkina Faso come volontario dell'associazione “Campo di Lavoro per il Santo Natale di Londa”. Questa volta, purtroppo, la sua missione umanitaria è coincisa con gli scontri e il colpo di stato. Le frontiere continuano ad essere chiuse. Se la situazione rimane stabile la Farnesina ha fatto sapere che da domani potrebbero riprendere i primi voli.