Il presidente dell’associazione Irriducibili Liberazione Animale e della commissione regionale tutela animali ha scritto al Comune di Montevarchi parlando del divieto di acquisto di alimenti per animali con i buoni spesa
"Ho chiesto al Comune di ripensare alla sua scelta ponendo delle riflessioni": è quanto afferma Alessandro Torlai, presidente dell'associazione Irriducibili Liberazione Animale e facente parte della commissione regionale tutela degli animali, sul divieto imposto da Montevarchi.
Il Comune vieta, difatti, l'acquisto di alimenti per gli animali con i buoni spesa concessi dal Governo: questione su cui Torlai ha deciso di dibattere e per la quale ha chiesto l'intervento dell'assessore regionale della salute e sicurezza sociale, Stefania Saccardi.
Le parole di Torlai al Comune di Montevarchi: "Ho appreso dalla stampa nei giorni scorsi che il vostro Comune ha deciso, con i buoni spesa sovvenzionati dal Governo, di vietare di poterci acquistare cibo per gli animali, credo sia rivolto a quelli domestici. Fra i negozi che sono rimasti aperti in questo periodo di emergenza sanitaria, considerati fra quelli di prima necessità, ci sono quelli che vendono cibo per animali. Molte persone e famiglie nelle proprie case hanno animali domestici come cani e gatti, considerati da compagnia, direi anche compagni di vita. Sinceramente non capisco la sua e vostra scelta, perché vietare di comprare cibo per questi animali, forse il governo ha dato tale indicazione?"
"Vorrei porle una riflessione – scrive Torlai – se le persone che si trovano in difficoltà economica non hanno soldi per comprare cibo ai propri animali, fra loro ci potrebbe essere qualcuno che prende una brutta decisione e li abbandona. Con l'abbandono degli animali si andrebbe ad incentivare il randagismo che invece va combattuto con tutti i modi lecitamente possibili, anche consentendo a chi è in difficoltà economica di poter comprare il cibo. Gli animali abbandonati sul territorio comunale, ad esempio i cani, come ben saprà, vanno recuperati e portati in canile, da lì vanno mantenuti dal comune che poi prende soldi dai cittadini. Gli animali incustoditi potrebbero anche provocare incidenti stradali."