Il Sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini ha votato contrario, insieme ai consiglieri del gruppo Comuni per la Provincia: “Come annunciato, Arezzo è la Cenerentola della Toscana, qui arriveranno meno di 1 milione mezzo di euro, risorse insufficienti. Siamo ad un passo dal collasso finanziario per l’irresponsabilità del Partito Democratico”
Rimandata ad aprile l'approvazione del bilancio della Provincia di Arezzo: la decisione è stata presa ieri dal Consiglio provinciale con i voti favorevoli della maggioranza di centrosinistra. Contrari invece i consiglieri di opposizione del gruppo Comuni per la Provincia, di cui fa parte il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, che oggi critica duramente la situazione in cui si trovano le casse provinciali.
"Il nostro incubo è diventato realtà", commenta Chiassai ricordando l'interrogazione presentata a febbraio, e che si occupava proprio di questo aspetto. "La Provincia non è stata in grado di approvare il Bilancio di Previsione essendo ad un passo dal collasso finanziario. Ma al peggio non c’è mai fine: dopo il danno al patrimonio provinciale, è stato messo per iscritto che, pur rappresentando un territorio tra i più popolosi della Toscana, Arezzo è stata trattata dal Governo uscente come una realtà marginale, come una Cenerentola. E lo avevamo annunciato in tempi non sospetti".
Dei 317 milioni di euro assegnati dal Governo alle Province italiane, ad Arezzo sono stati assegnati soltanto 1 milione e 482mila euro. "Questi sono spiccioli rispetto alle emergenze del territorio su strade e scuole che gravano sulla pelle dei cittadini e dei nostri figli in termini di sicurezza. Una irresponsabilità politica del Pd e dei suoi rappresentanti nel Parlamento e nel Governo uscente che questo territorio ha espresso, tenendo nascosta la situazione anche in campagna elettorale per consegnarci una eredità pesante avvalendosi della complicità di chi ha sempre guidato politicamente la Provincia senza mai contrastare con forza questo fallimento. E’ il compimento di un disastro che rischia di cadere come una tegola sui Sindaci dei territori".
L'attacco politico è anche nei confronti del Presidente della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai: "Di fronte a questo dramma, Vasai non ha trovato di meglio che proporre al consiglio provinciale l’acquisto del castello nel complesso di Rondine, in stato di abbandono, per diventare una nuova sede di accoglienza e di percorsi formativi, avendo ricevuto la disponibilità di uno di proprietari a cedere la sua quota per 300mila euro. Questa è stata la risposta politica e amministrativa che la Provincia ha dato rispetto alle gravi criticità denunciate quotidianamente ai cittadini e irrisolte per mancanza di risorse. Una proposta rigettata duramente dal nostro gruppo consiliare e che il Presidente Vasai e la sua maggioranza non hanno avuto il coraggio di mettere in votazione solo per la nostra determinazione nel difendere le priorità del territorio. Il tempo delle favole è finito, qualcuno deve cominciare ad agire nell’interesse dei cittadini".