Il progetto presentato dall’Amministrazione comunale: coinvolti i ragazzi dell’Isis Valdarno e la Fondazione Monnalisa Onlus
Si chiama "Charity shop" ed è un punto vendita che sarà aperto da venerdì 22 gennaio in via Roma a Montevarchi, nell'ambito di un progetto nato grazie alla collaborazione tra il Comune, l'Isis Valdarno e la Fondazione Monnalisa Onlus. Saranno in vendita capi di abbigliamento per bambini: i ragazzi della scuola si occuperanno dell’accoglienza e delle vendite. Il 50% del ricavato andrà a finanziare progetti di miglioramento dei giardini di alcune scuole della città, con la dotazione di alcuni giochi inclusivi.
“Con questo progetto, particolarmente ambizioso – ha spiegato il sindaco Silvia Chiassai Martini – il sociale si sposa con il mondo della moda e un’eccellenza del territorio assieme alla ragazze del settore moda dell’Isis Valdarno. Daremo così l'opportunità di regalare un 2021 per tutti in quanto il ricavato delle vendite del Charity Shop sarà devoluto alla realizzazione di progetti che potranno migliorare i giardini delle scuole materne ed elementari di Montevarchi. Una iniziativa di cui andiamo fieri perché è la prima in Valdarno di questo genere”.
"Saranno coinvolti tutti gli indirizzi del nostro istituto – ha detto il Dirigente scolastico dell'Isis Valdarno, Lorenzo Pierazzi – si parte dall'indirizzo moda, ma poi è stata coinvolta tutta la scuola, dall'indirizzo turismo a quello di amministrazione finanza e marketing. Già previsto l'allestimento dei locali, ci sarà poi una fase di accoglienza, mentre il fiore all'occhiello saranno i laboratori che saranno attivati, per un ulteriore momento ludico e ricreativo per chi visiterà questo ambiente. Un progetto di altissimo profilo che ha portato ad una attenzione al sociale particolare".
"Con il comune e con la scuola – ha aggiunto il presidente di Monnalisa Onlus Piero Iacomoni – contiamo di mettere a segno un bel progetto per le scuole. Come presidente della Monnalisa spa, con il consiglio di amministrazione è stato condiviso mettere a disposizione i capi di abbigliamento ad una cifra simbolica devolvendo il 50% a questo progetto".