Il Gracciano sbanca 2-1 il Brilli Peri ed elimina dalla competizione un confuso Montevarchi. Si può e si deve fare meglio, ma serve un altro atteggiamento. I rossoblù, amareggiati, lo hanno capito: da domenica inizia una nuova stagione
Sguardo basso, capo chino, qualche lacrima. È questa l'immagine che resta dei giocatori del Montevarchi dopo la sconfitta per 1-2 contro il Gracciano che è costata l'eliminazione dalla Coppa Toscana. Non tanto e non solo per il risultato, quanto piuttosto perché si è rivista in campo quell'Aquila confusa e poco concreta che ci si augurava facesse parte del passato. Questo non è piaciuto né ai tifosi né alla società. Ma nemmeno agli stessi giocatori.
Il Montevarchi parte forte sostenuto dalla solita cornice di pubblico inimmaginabile per certe categorie, specialmente per un impegno infrasettimanale. Nofri spreca due buone occasioni, Renzi sfiora il vantaggio quando centra la traversa, ma a trovare il gol sono gli ospiti con un micidiale contropiede. Il Montevarchi pareggia al 40' con Bartoli. Si torna negli spogliatoi sull'1-1.
Nella ripresa non succede quasi nulla, eccezion fatta di una clamorosa traversa colpita da Baldini. Però il Montevarchi arranca, manca di idee e mordente. Gli sopiti giocano di rimessa e vengono premiati quando al 33' arriva il gol del nuovo vantaggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Così non va bene. Adesso tutti lo sanno e lo ammettono candidamente. C'è bisogno di cambiare atteggiamento perché questo Montevarchi può e deve fare di più. Ora resta un solo obiettivo, il campionato. Da domenica prossima inizia una nuova stagione per l'Aquila.