È ancora chiusa al passaggio, la passerella pedonale che da via della Sugherella collega con il centro storico di Montevarchi, scavalcando la linea ferroviaria. Era febbraio scorso quando, dopo alcuni distacchi di materiale, ne fu disposta la chiusura. A maggio l’assessore Posfortunato spiegò che l’Amministrazione comunale aveva stanziato 85mila euro per lavori urgenti; ma a luglio gli interventi non erano ancora partiti, e il consigliere PD Cuzzoni chiese chiarimenti in Consiglio comunale; lo stesso Posfortunato rispose che sarebbero dovuti partire a breve.
Oggi Samuele Cuzzoni, consigliere comunale del Partito Democratico a Montevarchi, torna ad evidenziare come nulla si sia mosso. “Siamo ormai alle porte della festa più importante della nostra città, che vedrà il centro storico il punto principale del Perdono 2023, ed uno dei collegamenti più importanti per arrivare in centro è ancora chiuso. Nel consiglio comunale di fine giugno ci era stato promesso dall’Assessore Posfortunato che il sovrappasso ferroviario che collega via Sugherella al centro storico sarebbe stato riaperto entro il mese di luglio, invece siamo a settembre e ci sono ancora le transenne a bloccarne l’attraversamento”.
“Un ritardo grave – continua Cuzzoni – se ci aggiungiamo quanto sia fondamentale l’uso di tale ponte per arrivare in centro storico da uno dei parcheggi più usati da cittadini e cittadine, un disagio notevole a ridosso dell’evento più importante di Montevarchi che vedrà arrivare centinaia e centinaia di cittadine e cittadini da tutto il Valdarno. Questa giunta è interessata più a farsi vedere che a fare, brava negli annunci, brava a vendere ad altri, come l’ultima trovata di regalare uno spazio verde ad un privato invece di gestirlo e metterlo a disposizione dei nostri ragazzi e ragazze ad esempio, bravi a promettere e a non mantenere, come nel caso del palazzetto a Levane. Potete andare a Bruxelles, potete chiamare influencer, potete essere bravi sui social, ma Montevarchi è ferma, i cittadini chiedono servizi, e questi non ci sono. Ora basta”.