In vista delle elezioni comunali del 2016 a Montevarchi, il dibattito è già avviato. L’attuale capogruppo dei Democratici e Progressisti, la sinistra socialista all’opposizione, traccia il punto e solleva molte perplessità sull’attuale amministrazione
Ripartire dai punti critici, dai malumori dei cittadini nei confronti di questa amministrazione, ma anche dall'apertura al dialogo, soprattutto partendo dagli obiettivi. Fabio Camiciottoli, capogruppo dei Democratici e Progressisti, la sinistra socialista e riformista che oggi siede sui banchi dell'opposizione (e che cinque anni fa portò Grasso al ballottaggio con il candidato sindaco Caciulli) fa il punto della situazione.
Perché a Montevarchi già da questa estate si lavora in vista delle elezioni amministrative 2016. Si sonda il terreno, si parla di obiettivi e linee politico amministrative. "Noi – dice Camiciottoli – crediamo che occorra un'idea precisa per lo sviluppo e la crescita di Montevarchi, un programma di azioni amministrative concrete e che realizzino un salto di qualità nel e del governo cittadino".
Ma le critiche all'attuale amministrazione non mancano. "Ci sono punti su cui c'è da lavorare. Qualche esempio? Pendere più efficiente e meno costosa la pubblica amministrazione; ridurre la pressione fiscale e tributaria locale su famiglie e imprese; adottare criteri di sorveglianza e di valutazione nei rapporti con le aziende di pubblico servizio per favorire migliori prestazioni e giuste retribuzioni; rivedere in profondità il regolamento urbanistico del Comune; valorizzare il potenziale cittadino dei beni artistici, culturali e paesaggistici; prestare attenzione al decoro e alle manutenzioni; adottare politiche costanti per garantire il vivere civile e la sicurezza dei cittadini, la serenità della comunità".
E su dialoghi e alleanze, Camiciottoli taglia corto: "Siamo disposti, ovviamente, ad un confronto aperto e produttivo con l'attuale maggioranza e con il Pd, ma riteniamo che vista la grande sfiducia dei cittadini si debba dialogare con tutte quelle forze che hanno voglia e intenzione di lavorare per il futuro della città al di là di schemi preconfezionati. L'eventuale scelta delle persone a cui affidare il profondo rinnovamento necessario dovrà essere conseguente alla condivisione degli obbiettivi".