L’invito arrivato dal Circolo comunale del Pd è stato raccolto dai Democratici e Progressisti. “Da due anni abbiamo provato a dialogare, invano. Ora vogliamo capire se il Partito democratico è pronto davvero a lavorare su temi come lavoro, sicurezza, sanità, semplificazione”
L'invito al confronto arrivato dal Circolo comunale del Pd, guidato dalla coordinatrice Francesca Neri, non è caduto nel vuoto. E il gruppo dei Democratici e Progressisti, la sinistra socialista che cinque anni fa costituì il principale avversario dell'attuale sindaco, risponde a quell'appello al dialogo, fissano però alcuni punti fermi: temi su cui lavorare, e tempi.
Se si dovrà lavorare a ricucire quello strappo, insomma, si dovrà farlo partendo da qui. "Già due anni fa – ricorda il capogruppo Fabio Camiciottoli – avevamo dato la nostra disponibilità al dialogo per ricomporre il centrosinistra e, soprattutto, per redigere un’agenda di cose da fare per la città e i montevarchini. Una disponibilità che, evidentemente, l’amministrazione non ritenne utile cogliere".
Ora però lo scenario è diverso, all'orizzonte ci sono le elezioni comunali. "Oggi accettiamo di buon grado l’invito che il Circolo comunale del Pd e la sua coordinatrice Francesca Neri sembrano rivolgerci per “un confronto franco e aperto”. Ci interessa però – sottolineano i socialisti – discutere in primo luogo delle cose da fare a partire dal come si ricostruisce un rapporto di fiducia con i cittadini piuttosto deteriorato negli ultimi anni".
Eccole, dunque, le priorità dei Democratici e Progressisti, quel terreno su cui si concentrerà il confronto con il Pd: "Ci interessa discutere di come far ripartire il comparto dell’edilizia, strozzato dalla crisi nazionale, dagli eccessivi oneri che il comune esige, da norme contorte che già nel 2010, nel 2011 e nel 2014 chiedevamo di rivedere. Vogliamo affrontare il tema dei costi e dell’efficienza della burocrazia, della trasparenza e della semplificazione delle norme. Ci interessa capire se c’è o no la volontà di operare per assicurare ai cittadini e alla comunità la serenità e la sicurezza del vivere quotidiano. Riteniamo che il comune debba rappresentare al meglio l’interesse pubblico, dei cittadini e delle imprese nei confronti delle aziende di pubblico servizio. Vogliamo infine, al di là delle occasionali “sparate” sul comune unico, porre il tema di come possa Montevarchi riassumere un ruolo guida nel Valdarno e operare per garantire uno standard accettabile di servizi sanitari, di trasporto e mobilità, di programmazione del futuro".
"Intorno a questi e altri temi – concludono i Democratici e Progressisti – uniti alla consapevolezza che occorrerà, nei prossimi anni, un governo locale autorevole che sappia uscire dalla routine e innovare metodi e azioni, siamo disposti al confronto e alla ricerca di un progetto e una proposta unitaria. Un confronto e una ricerca che abbia tempi certi e brevi, e che permetta a tutti i soggetti in campo di valutare ciò che è meglio fare per la città".