L’assessore Giovanni Rossi fa il punto della situazione: per la prima volta non ci sono bambini in lista di attesa né agli asili nido comunali, né alla scuola materna. “Grazie anche alle nuove classi aperte da quest’anno”. Intanto il comune investe 40mila euro per portare lo sport a scuola, e altri 30mila per progetti dedicati all’ambiente e all’integrazione
Agli asili nido e alle scuole materne del comune di Montevarchi non ci sono più liste di attesa. Lo conferma l'assessore all'istruzione, Giovanni Rossi, annunciando così una piccola svolta importante: dopo alcuni anni che avevano visto numerose famiglie tagliate fuori, ora le liste di attesa sono state abbattute.
"E questo nonostante la recente chiusura di due asili privati", ricorda l'assessore: cioè Villa Pettini e il Brilli Peri. Nel frattempo, però, l'apertura dell'asilo privato 'Don Emilio' da una parte, e l'attivaizone di nuove classi nelle scuole comunali, dall'altra, hanno compensato la perdita e permesso di raggiungere questo risultato. "In particolare, per quanto riguarda gli asili comunali, abbiamo ottenuto una sezione in più alla Vasca e altre 3 fra il Giglio e la Staccia Buratta. Sezioni consolidate, e non finanziate con risorse regionali Pegaso: quindi una certezza in più per il futuro".
Sul fronte della scuola materna e di quella elementare, inoltre, il comune è pronto ad investire 70mila euro dal proprio bilancio, per finanziare attività per i bambini: "Una somma di circa 40mila euro servirà a portare lo sport a scuola – spiega Giovanni Rossi – attivando così dei corsi di attività sportive di vario tipo sia alla primaria che alla materna. Altri 30mila euro serviranno invece per attività dedicate all'ambiente e all'integrazione scolastica".
Infine, si conferma l'impegno sul fronte extrascolastico: "Circa 160 bambini e ragazzi frequentano i centri del comune di Montevarchi, il Cerchio e il Piccolo Principe. Sono attività in orario pomeridiano che aiutano al recuopero scolastico chi ne ha più bisogno, ma soprattutto offrono un servizio in più alle famiglie in cui i genitori lavorano. E su questo continuiamo ad investire".