“Dietro le parole rassicuranti di Regione e Rfi si nasconde la beffa per i pendolari valdarnesi”. Così il consigliere comunale di Figline e Incisa Piero Caramello, ex M5S, che ha partecipato all’incontro in Regione con Rfi, Trenitalia, i comitati pendolari e i comuni
La sperimentazione di due treni non di fascia pendolare sulla linea Lenta invece che sulla Direttissima sarebbe una "mossa rischiosa per i pendolari valdarnesi". Così la definisce il consigliere comunale di Figline e Incisa, Piero Caramello, che ha partecipato all’incontro in Regione con Rfi, Trenitalia, i comitati pendolari e la amministrazioni comunali del Valdarno e della Valdichiana.
“Un incontro deludente. Ferrovie e Regione hanno negato la pratica degli 'inchini' dei treni regionali all’alta velocità. Affermazioni che non trovano riscontro nella realtà, visti i costanti ritardi e le costanti deviazioni dei convogli regionali. Allo stesso tempo – continua Caramello – Ferrovie ha lanciato una lunga serie di promesse, a cominciare dall’investimento di 100milioni di euro per i convogli locali, ma ai quali non corrispondono attualmente accordi vincolanti con la Regione. L’impressione che abbiamo è quella che si tenti di rassicurare i pendolari in vista di future scelte dolorose. Scelte che si ripercuoteranno inevitabilmente sui valdarnesi che tutte le mattine prendono il treno per andare a lavorare”.
A preoccupare di più il consigliere di Figline e Incisa è proprio la proposta di deviare in via sperimentale due treni della direttissima sulla lenta, per valutare i tempi di percorrenza. “Da una parte Regione e Rfi smentiscono lo sfratto dalla direttissima, dall’altra propongono di provare a deviare due convogli sulla lenta. Si tenta forse di dimostrare che la deviazione potrebbe essere per certi versi conveniente? Noi come il comitato Pendolari, non siamo d’accordo. Anche perché, magari dopo le elezioni regionali, il fine potrebbe essere quello di trasferire definitivamente i treni pendolari sulla lenta, senza certezze sui tempi di percorrenza e sugli effetti che questa operazione avrà sul traffico della lenta. Infatti sempre all’incontro in Regione, Rfi ha sottolineato che il piano di ammodernamento della vecchia linea, di cui si parla da anni, non verrà attuato, in quanto non economico e poco vantaggioso per gli stessi pendolari”.
“Per questo – conclude Piero Caramello – chiediamo a gran voce all’amministrazione comunale e ai vari enti di tenere la barra dritta e di non assecondare scelte che vanno a ledere i diritti dei pendolari valdarnesi. Chiediamo anche scelte coerenti nei confronti delle legittime richieste dei pendolari e degli atti approvati nei consigli comunali a sostegno della mobilità pubblica. Ai gestori chiediamo invece rispetto per le istituzioni ed i cittadini. Oltre a lanciare promesse è bene mostrare anche tutte le carte”.