24, Dicembre, 2024

Sovraffollamento al Pronto soccorso, i Cobas chiedono un incontro urgente con i sindaci del Valdarno fiorentino

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Al Serristori il taglio dei posti letto in chirurgia e in medicina si ripercuote sul pronto soccorso: dove qualche giorno fa una ventina di pazienti sono rimasti in attesa di una sistemazione. Ora i Cobas chiedono ai sindaci dei tre comuni del Valdarno fiorentino un incontro

Appena tre giorni fa la denuncia, attraverso Valdarnopost, di un sovraffollamento al Pronto soccorso dell'ospedale Serristori: venti persone prese in carico ma che aspettavano, sui lettini dentro il pronto soccorso, di trovare una sistemazione. Tutto a causa del taglio di posti letto in medicina, conseguenza di quello in chirurgia. 

Oggi i Cobas tornano sul tema con una lettera inviata a tutti i sindaci del Valdarno fiorentino, in cui chiedono un incontro urgente. "In relazione agli ultimi eventi che hanno interessato il Pronto soccorso dell’Ospedale Serristori, dove quotidianamente una lunga lista di persone è costretta a subire estenuanti e disagevoli attese per avere una normale presa in carico nei reparti, come dirigenti sindacali Cobas Rsu della Asl10 di Firenze crediamo opportuno richiedervi urgentemente un incontro per informarvi sulla tenuta dei percorsi sanitari e di salute presenti nell’ospedale e sulle gravi carenze di personale", scrivono Domenico Mangiola, Andrea Calò e Valentina Fontanelli.

"Il sovraffollamento al Pronto soccorso, con pazienti politraumatizzati o anziani, come sappiamo è dovuto al taglio dei posti letto della Chirurgia che attualmente occupano 8 posti letto della medicina. Il reparto di chirurgia è chiuso, ma avrebbe in dotazione 15 posti che per scelta aziendale non vengono messe a disposizione per i bisogni sanitari dei cittadini, creando così un corto circuito tra attività e servizi le cui conseguenza negative, nell’indifferenza dell’Azienda, le pagano gli operatori e i cittadini".

"E’ inaccettabile e indecoroso – continuano i rappresentanti dei lavoratori – assistere al Pronto soccorso a cittadini con patologie varie, costretti a sostare incongruamente nelle sale con barelle e sedie a rotelle con l’unica giustificazione della mancanza di posti letto. Come dirigenti sindacali riteniamo opportuno incontrarvi contestualmente non solo perché siete le autorità sanitarie territoriali di riferimento ma anche in forza della sottoscrizione del Patto Territoriale sul “Riordino dell’assistenza sanitaria del Valdarno”, del quale evidenziamo un clamoroso ritardo nell’avvio concreto del processo di riqualificazione dell’Ospedale Serristori e una riorganizzazione sanitaria territoriale anche della rete emergenza/urgenza".

"A parte gli aspetti formali e gli episodi di sovraffollamento – concludono i Cobas – è necessario, nella diversità di ruoli che ci contraddistinguono, a quasi due anni di distanza degli accordi da voi sottoscritti con la Asl10 e la Regione Toscana, offrirvi i dati di cosa non è mai ancora stato attuato da parte dell’azienda e di come sia necessario accelerare l’annunciata riqualificazione, messa in sicurezza, riorganizzazione funzionale, l’appropriatezza, la tempestività e l’efficacia della presa in carico dei pazienti oltre alla valorizzazione delle risorse professionali nel contesto pubblico dove ancora operiamo".
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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