Disagi per i pendolari valdarnesi, soprattutto quelli di ritorno da Firenze, per lo sciopero nazionale dei treni proclamato a seguito della grave aggressione dei giorni scorsi a un addetto di Trenord. Intanto sindacati e Fs stanno discutendo le misure di sicurezza da mettere in atto, con più controlli delle forze dell’ordine. Un treno valdarnese rischia di essere soppresso: è considerato il più a rischio della Toscana
Disagi anche per i pendolari valdarnesi in queste ore di ritorno da Firenze. Sta avendo infatti grande adesione lo sciopero nazionale dei treni proclamato dai sindacati a seguito dell’aggressione con un machete ad un capotreno di Trenord, avvenuta nei giorni scorsi a Milano. Nonostante il termine dell'astensione fosse previsto per le 17, a Santa Maria Novella non sono partiti treni in direzione Valdarno fino almeno alle 18, fatta eccezione per il solo 2315 delle 17.09: situazione al collasso, con i disagi che ne conseguono.
Qualche polemica per la mancanza di informazioni e perché lo sciopero va ad inserirsi in un contesto di grandi disagi per chi lavora a Firenze, con la città già paralizzata dai lavori della tramvia e dall’inizio di Pitti Uomo alla Fortezza da Basso: in molti hanno sbottato sulla pagina facebook del comitato pendolari Valdarno Direttissima.
Ma la notizia di cronaca nera pochi giorni fa ha evidentemente lanciato l’allarme sulla sicurezza a bordo treno. E proprio su questo fronte non arrivano notizie positive per i pendolari valdarnesi. Si è svolto infatti un incontro tra il gruppo Fs ed i sindacati per discutere le misure da mettere in atto già dai prossimi giorni, con un incremento dei controlli da parte delle forze dell’ordine. In particolare, alcuni treni considerati “a rischio” potrebbero essere cancellati se non dovesse esserci la presenza di agenti di polizia.
Ed in Toscana, secondo quanto riporta La Repubblica edizione fiorentina, il treno considerato più a rischio “è quello Firenze Santa Maria Novella-Arezzo delle 7 e 08, tra Campo di Marte e San Giovanni Valdarno, dalle 7.14 alle 7 e 57”. E anche per questo treno se non dovesse essere garantita la presenza di forze dell’ordine rischia di essere soppresso dal prossimo 26 giugno.