23, Dicembre, 2024

Serristori, Renzi: “I patti ci sono e devono essere rispettati. Partecipiamo alla fiaccolata ma non firmiamo la lettera dei Cobas”

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Roberto Renzi, gruppo consiliare Fi-UdC, conferma la presenza alla fiaccolata del 30 ottobre alle 21.00 pro Serristori e ribadisce l’importanza di rispettare i patti territoriali siglati nel 2013

"Partecipiamo convintamente alla fiaccolata del 30 ottobre, ma non possiamo in alcun modo firmare la lettera dei Cobas in quanto non ne condividiamo affatto il contenuto. Con la firma del dicembre 2013 abbiamo dato la nostra parola, il Pd ha dato la sua parola: i patti ci sono e allora si rispettino", con queste parole Roberto Renzi, capogruppo consiliare di Forza Italia Udc spiega i motivi per i quali parteciperà alla fiaccolata di venerdì 30 ottobre alle 21.00 in favore dell'ospedale Serristori ma non potrà firmare il documento sottoscritto dai Cobas.


"Quando, in occasione dell’elezioni regionali del maggio scorso, i figlincisani, dimenticandosi dei rischi corsi dal nostro presidio ospedaliero, hanno dato il loro contribuito al risultato elettorale del Pd, questo ha creduto di avere in mano una delega in bianco per fare ciò che vuole del nostro ospedale. Piuttosto che piangere sul latte versato, è bene che i nostri concittadini sappiano che è anche merito loro se il presidio verrà depotenziato".

Roberto Renzi continua:

"I nostri amministratori canticchiano la solita nenia: che non è vero che l’ospedale sarà depotenziato, che dobbiamo stare tranquilli e soprattutto zitti. Intanto il reparto chirurgia da 14 posti letto è stato portato nel silenzio a 8. Cos’altro dobbiamo attenderci? 

Poi l'importanza dei patti territoriali:

"Forza Italia l’Udc e il Pd hanno firmato nel dicembre 2013 i patti territoriali, ove si stabilivano puntualmente gli organici, le tempistiche e i posti letto per ogni reparto. Non solo non sono state rispettate le scadenze, ma si è ritenuto, dopo solo un anno e mezzo, di poter già depotenziare il Serristori. Per noi i patti territoriali restano un punto fermo, un argine insormontabile: prima di rimettersi a tavolino si ripristinino i 6 posti letto tolti a chirurgia per riportarli a 14; altre vie non sono percorribili. Questo era il nostro impegno verso i cittadini, e anche l’impegno del Pd. Ma si vede che non per tutti gli impegni verso la cittadinanza hanno lo stesso valore".

 

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