Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Lorenzo Naimi interviene sulla chiusura di alcune attività nel periodo delle festività natalizie. “Ma le necessità ed i bisogni dei cittadini dovrebbero essere al primo posto nell’agenda di un Sindaco”
Lo stop ad alcune attività nel periodo delle festività natalizie all'interno dell'ospedale Serristori resta al centro del dibattito politico. Nei giorni scorsi l'accusa del Comitato Salvare il Serristori, sull'inaffidailità dell'assessore regionale Saccardi, è stata seguita dalla replica dell'Azienda Toscana Centro su alcuni punti. Ora interviene anche il capogruppo M5S Lorenzo Naimi, che punta il dito sulle responsabilità della sindaca di Figline e Incisa.
"Solo due mesi fa Asl e assessore Saccardi assicuravano nessun taglio al Serristori, annunciando l’ennesimo cronoprogramma dei lavori sul presidio Ospedaliero: e invece oggi assistiamo ad una riduzione temporanea del servizio di chirurgia", commenta Naimi. "La chiusura prevista dal 22 dicembre all’8 gennaio deve essere inserita in un contesto annuale di erogazione del servizio di chirurgia del Serristori che più volte durante l’anno subisce delle chiusure temporanee. Ed ecco una chiusura “natalizia” ingiustificata per le reali necessità dei cittadini, creando liste di attesa più lunghe e indirizzando la popolazione del Valdarno verso le strutture private".
"Proprio le necessità ed i bisogni dei cittadini – continua il capogruppo pentastellato – dovrebbero essere al primo posto nell’agenda di un Sindaco, il quale dovrebbe avere l’autorevolezza per rapportarsi con gli Enti superiori sollecitandoli al rispetto di quei Patti Territoriali imprescindibili per garantire un livello adeguato di servizi. Al contrario Mugnai spesso tace e, quando parla, non disdegna di accusare forze di opposizione, associazioni e Sindacati di giocare sulle paure delle persone ma non sui dati oggettivi".
Il consigliere M5S di Figline e Incisa ricorda la richiesta, presentata in Consiglio comunale a ottobre, di un confronto pubblico con la prima cittadina e l'assessore regionale alla sanità, sulle sorti del Serristori: "Chiaramente il confronto è stato negato ed a poche settimane di distanza ecco l’ennesimo taglio dei servizi. Questo modo di fare politica – conclude Naimi – utilizzando l’ospedale solo per campagne elettorali o passerelle rifiutando il confronto reale con i cittadini, ci lascia sempre più interdetti e rammaricati che la tutela della salute pubblica sia nelle mani di questi politici".