29, Marzo, 2024

Serristori, centro trasfusionale: “Di una gravità inaudita le disfunzioni segnalate dall’Avis”

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Il consigliere di Rifondazione comunista della Sinistra di Reggello, Andrea Calò, interpella il sindaco e il consiglio comunale sulla vicenda che ha visto decine di donatori impossibilitati a donare il sangue per la mancanza del medico

Lo scorso 2 gennaio a causa della mancanza del medico una decina di donatori non avevano potuto donare il sangue al centro trasfusionale del Serristori. Il presidente dell'Avis di Figline aveva segnalato la vicenda. Adesso in merito entra anche il consigliere di Rifondazione comunista della Sinistra di Reggello, Andrea Calò.

"Da anni il servizio di Immunoematologia e trasfusione dell’Ospedale Serristori di Figline Valdarno, che è un grande polo di attrazione di donatori, vive di una precarietà strutturale e di carenza di personale medico, ampiamente dimostrate e denunciata in tutte le sedi politiche, istituzionali e sociali. Nonostante che il servizio sia in attesa di un adeguamento e di una riqualificazione di spazi, strutture, laboratori così come prevede la normativa sull’accreditamento vedi la legge regionale n. 51 del 5 agosto 2009, vive nel più assoluto abbandono gestionale nonostante il forte impegno profuso dai lavoratori", dichiara Calò.

Vista la riserva rilevante di sangue e derivati Il servizio trasfusionale figlinese svolge un ruolo importante nella rete dei servizi sanitari della zona sud-est, il fatto che una decina di donatori non abbia potuto donare sangue perchè non c'era il medico per Calò desta preoccupazione.

"Un fatto grave, allarmante, inaccettabile per una struttura che ha un ruolo determinante nell’assistenza per le trasfusioni, per la cura di patologie tumorali e immuno ematologiche e irrispettoso per le centinaia di cittadini che volontariamente donano il proprio sangue alla comunità. Lo stesso Presidente dell’Associazione dei Volontari dichiara che vani sono risultati i tentativi di trovare in quella mattinata una soluzione, così come è risultato impossibile trovare qualcuno alla direzione sanitaria che ponesse rimedio al fatto increscioso e inqualificabile e riducesse almeno i danni provocati per i mancati prelievi al centro di raccolta. Superficialità, irresponsabilità o approssimazione gestionale?".

Il consigliere comunale di Rifondazione comunista della Sinistra di Reggello chiede, quindi, al Sindaco e all’assessore competente di riferire sull’accaduto, sulle responsabilità e sui danni causati, sullo stato degli organici e degli operatori quotidianamente in servizio.

"Altresì chiedo di sapere a che punto è l’accreditamento di questo servizio ai sensi della normativa vigente e se allo stato attuale il servizio possiede i determinati requisiti relativi alle condizioni strutturali, organizzative e di funzionamento che necessitano a garantire a qualità dell'assistenza e a che punto è l’applicazione del patto territoriale sottoscritto tra il direttore generale ASL 10, i Sindaci del Valdarno fiorentino, l'assessore regionale al diritto alla salute il 24 dicembre 2013 sul riordino e rilancio dell’ospedale e di tutti i servizi ivi compreso il servizio trasfusionale".
 

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