“Le istituzioni tutelino i pendolari valdarnesi”. E’ l’appello di Rifondazione Comunista che sulla questione dell’utilizzo della Direttissima ha presentato due interrogazioni una in Provincia ed una in Comune. Il comitato nei giorni scorsi aveva espresso le sue preoccupazioni per la possibilità di un trasferimento dei convogli regionali sulla linea lenta. Calò: “Le istituzioni tutelino i pendolari. Pessime performance gestionali da parte di Rfi e Trenitalia”.
“Le istituzioni tutelino i pendolari valdarnesi”. E’ l’appello di Rifondazione Comunista che sulla questione dell’utilizzo della Direttissima ha presentato due interrogazioni una in provincia ed una in Comune.
A lanciare l’allarme è stato nei giorni scorsi il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, all’indomani dell’incontro pubblico con l’assessore Vincenzo Ceccarelli, paventando il rischio di un trasferimento dei treni locali sulla linea lenta.
Allarme adesso rilanciato da Andrea Calò sia a Reggello che a Palazzo Medici Riccardi: “La linea Direttissima con l'arrivo dal 2015 di 50 nuove Freccerosse sulla Roma-Firenze è a rischio per i treni regionali del Valdarno che potrebbero finire in larga parte sulla linea lenta per Pontassieve, dove già oggi vengono deviati, spesso e volentieri, da parte di Rfi, gestore del traffico ferroviario”.
“Si tratta di una notizia preoccupante stante l'attuale modalità di gestione della rete da parte di Rfi che non ha modificato ancora le pessime performance gestionali e da parte di Trenitalia che continua ad offrire pessimi servizi nonostante che i disagi e le criticità dei pendolari ogni giorno aumentano a causa dei sovraffollamenti, ritardi e soppressioni” sottolinea Calò.
“Il Comitato Pendolari stante l'attuale situazione ha richiesto alla Regione Toscana e alle istituzioni in generale che salvaguardino i servizi regionali e la stessa Direttissima al fine di tutelare i diritti alla mobilità e soprattutto delle fasce più deboli su linee che vengano utilizzate da gran parte della popolazione” prosegue il consigliere che per questo ha presentato due interrogazioni, una in Provincia ed una in Comune a Reggello.
Con i due atti Calò chiede “di riferire sulla situazione del trasporto ferroviario regionale, sulla Direttisima e sul potenziamento della rete per quanto riguarda l'uso della tratta della Direttisima Figline Valdarno-Firenze utilizzata da tanti cittadini del Valdarno e di Reggello”. Chiede inoltre se i due enti abbiano “informazioni sulla proroga del Contratto di servizio tra Regione Toscana e Trenitalia chiarendo cosa intendono fare la Provincia il Comune, unitamente all’Unione dei Comuni del Valdarno Valdisieve a tutela dei pendolari".