La Lista civica Cresce San Giovanni prende la parola sul tema dei rifiuti e della discarica e lancia una proposta
Cresce San Giovanni ribadisce la propria posizione sulla discarica di Podere Rota e sulla necessità della sua chiusura nel 2021 con relativa bonifica. Lo fa in una conferenza stampa nella quale Francesco Carbini da una parte ha replicato al Pd sangiovannese, che dopo le critiche mosse dalla Lista civica aveva dichiarato tra le altre cose "La Lista civica smetta di fare campagna elettorale e dia un contributo politico concreto", e dall'altra ha lanciato alcune proposte: "1milione di euro a favore dell'ente per ogni anno di disagio, esenzione da Irap e da addizionale regionale Irpef per almeno dieci anni dalla chiusura della discarica. Inoltre Tari agevolata a tutti i residenti del Comune di San Giovanni".
"La nostra battaglia sulla discarica di Podere Rota risale a prima del 2010, data dell'ampliamento concesso dalla Provincia di Arezzo con l'impegno di non procrastinarlo dopo il 2021. Nel 2014, quando la Regione deliberò di far convergere altre 32.000 tonnellate a Podere Rota, noi ci opponemmo duramente e il presidente della Regione rispose che avremmo dovuto essere contenti perchè il territorio avrebbe avuto tutto da guadagnare. Noi siamo ancora ad aspettare questi benefici. Nell'agosto dell'anno scorso, poi, lanciammo l'idea di una grande manifestazione popolare e venimmo accusati di fare demagogia: quella manifestazione fu indetta dal Comitato 'Vittime di Podere Rota' e tutti aderirono. Da quel momento però non è avvenuto niente. Nel giugno scorso, poi, la Regione con un'ordinanza ha destinato i residui dei fanghi da depurazione, non utilizzabili in agricoltura, a Podere Rota".
Carbini ha ricordato il suo intervento nel consiglio comunale del 30 ottobre 2017 nel quale aveva sottolineato che la mozione del Movimento 5 Stelle sulla discarica non era stata votata dalla consigliera Vadi. "Il Pd rimanda agli altri il problema perchè non riesce ad affrontarlo. La consigliera regionale Vadi su una mozione presentata da M5S nel 2017 in Regione non ha votato a favore ma si è astenuta: la mozione chiedeva tra le altre cose che la discarica chiudesse nel 2021. Noi riconosciamo al Pd Valdarnese e Sangiovannese di essere venuto su molte delle nostre posizioni. Nello stesso tempo però non c'è stato alcun atto conseguente alle parole e ai documenti presentati. Su tutto però è sovrano il consiglio regionale".
Poi la proposta di Francesco Carbini: "Invece di accontentarsi delle briciole noi chiediamo un documento regionale che sancisca la chiusura di Podere Rota al 2021 e la bonifica post mortem, e che venga redatta una legge regionale per i Comuni anche non sede di impianti che abbiano subìto per almeno 15 anni quello che ha subìto San Giovanni. La proposta: 1milione di euro a favore dell'ente per ogni anno di disagio, esenzione da Irap e da addizionale regionale Irpef per almeno dieci anni dalla chiusura della discarica. Inoltre Tari agevolata a tutti i residenti del Comune di San Giovanni".