22, Novembre, 2024

Raccomandate in giacenza, il ritiro si fa complicato: lunghe code negli orari consentiti. La denuncia della Cisl

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

La riorganizzazione del servizio di consegna della corrispondenza non consegnata sta mostrando i suoi primi effetti, secondo Slp Cisl: “Dal 10 di aprile una parte di cittadini può ritirare le raccomandate soltanto la mattina. Il risultato sono lunghe code, anche di un’ora”

Code negli uffici postali per il ritiro delle raccomandate in giacenza: sarebbe la diretta conseguenza della riorganizzazione del sistema in Poste Italiane, annunciata nei giorni scorsi dai sindacati. In sostanza, il servizio "inesitate", cioè tutta quella corrispondenza, a partire da pacchi e raccomandate, che non è stato possibile consegnare, è passato direttamente agli uffici postali, invece che alla divisione PCL (posta, comunicazione e logistica) che se ne occupava finora.

Oggi è la Cisl che traccia il punto della situazione e denuncia i disagi. "Da lunedì scorso, 10 aprile, le raccomandate in giacenza non sono più consegnate dagli uffici di recapito ma dagli uffici postali, con un conseguenze peggioramento del servizio ai cittadini", spiega Sandro Vigiani, segretario della Slp-Cisl Firenze-Prato. "In questi giorni la clientela in molti uffici postali ha dovuto aspettare anche più di un’ora per ritirare la raccomandata. Inoltre con questa nuova procedura le raccomandate potranno essere ritirate due giorni dopo la tentata consegna del portalettere, per cui rispetto alla vecchia procedura si perde un giorno". 

"Abbiamo più volte contestato all’azienda che questa riorganizzazione senza un’adeguata formazione del personale avrebbe creato enormi disagi alla clientela e ai lavoratori, che oltretutto potrebbero incorrere in errori e doverne rispondere personalmente. Purtroppo – continua Vigiani – Poste ha dimostrato nuovamente arroganza e poca sensibilità verso i cittadini avviando la riorganizzazione senza tenere conto dei suggerimenti dei lavoratori. E quanto temevamo si sta regolarmente verificando". 

"Stiamo chiedendo all’azienda di risolvere nel più breve tempo possibile questi problemi, inserendo nuove risorse a fronte del nuovo servizio, per poter migliorare il servizio ai cittadini e le condizioni lavorative dei dipendenti", conclude la nota di Slp-Cisl. 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati