18, Dicembre, 2024

Scintille tra Regione e comitato pendolari. Ceccarelli risponde a Da Re: “Accuse strumentali sui controlli. Il portavoce dei pendolari è un oppositore politico”

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Durissimo botta e risposta tra i pendolari e Ceccarelli. Il portavoce del Comitato Valdarno Direttissima aveva bollato come “ridicoli” i controlli regionali sui treni. Durissima la replica di Ceccarelli: “Accuse strumentali, il portavoce dei pendolari fa politica”.

Un durissimo botta e risposta. Sale la tensione tra il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima e la Regione. Il portavoce dei pendolari Maurizio Da Re aveva bollato come "ridicoli" i controlli degli ispettori regionali. Non si è fatta attendere la replica dell'assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli: "Da Re, oppositore politico".

"Dopo essersi fatti largo tra strumentalizzazioni e vere e proprie inesattezze – sottolinea l'assessore – l'impressione che rimane è che il portavoce del Comitato pendolari del Valdarno abbia parlato del lavoro degli ispettori regionali del tpl su rotaia più come oppositore politico che come rappresentante di un gruppo organizzato di utenti che vuol dialogare con la Regione per migliorare la qualità del servizio". 

"Con piena consapevolezza, temo, di quanto si stava scrivendo – prosegue Vincenzo Ceccarelli – si sono confrontati dati evidentemente non omogenei, come quello del numero totale dei controlli effettuati nel 2014 sui treni regionali, di cui abbiamo parlato nel comunicato diffuso alla stampa nei giorni scorsi, con quelli emersi dal controllo di alcuni treni lungo la tratta Firenze-Arezzo nel giro di un paio di mesi. In più si contestano cose, quali il mancato controllo da parte degli ispettori dei treni attestati su Foligno, pur sapendo che non essendo compresi nel contratto di servizio della Toscana, vengono controllati per gli aspetti attinenti regolarità e soppressioni, indipendentemente dalle visite degli ispettori".
 
"Quello che ci si dimentica di spiegare – puntualizza Ceccarelli – è che i controlli degli ispettori sono finalizzati a verificare il rispetto di quanto previsto dal contratto di servizio vigente. Quando un ispettore sale su un treno esegue mediamente almeno 5 controlli, che vengono verbalizzati e utilizzati oltre che per assumere i possibili provvedimenti utili a migliorare le condizioni del servizio, per applicare le penali previste dal contratto a carico del gestore, per le eventuali mancanze. Altre questioni fondamentali, come quella dei ritardi o delle interferenze sulla direttissima sono costantemente monitorate, indipendentemente dal lavoro degli ispettori, con strumenti diversi, quotidianamente, su tutti i treni in circolazione in Toscana, con particolare attenzione ai cosiddetti treni 'critici'".
 
Infine Ceccarelli assicura: "la Regione andrà avanti nella linea sino ad ora perseguita, che è quella di mantenere vivo e aperto il dialogo e il confronto con utenti e comitati attivi in Toscana". 

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