Nonostante si avvicini la fine dell’estate, i turni del personale in servizio alla week surgery del Serristori non sono stati comunicati. “Per noi è un segnale preoccupante”, sottolineano i due consiglieri comunali di Figline e Incisa. Che annunciano azioni di lotta in difesa dell’ospedale
Attenzione puntata ancora sulla situazione dell'ospedale Serristori di Figline, dove si attende il ritorno al regime 'invernale' dopo l'introduzione dei turni estivi, con la riduzione dei servizi e le polemiche che ne sono seguite a luglio.
A riaccendere i riflettori sono due consiglieri comunali di opposizione a Figline e Incisa, Piero Caramello e Simone Lombardi. Che denunciano: "Abbiamo avuto, da fonti interne all'ospedale figlinese, la notizia che i turni del personale in servizio presso la week surgery non sono stati diramati".
Il che potrebbe significare, in altri termini, che per ora non si tornerà al pieno regime. "Abbiamo il timore – spiegano i consiglieri – che la week surgery, che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello dell’Ospedale Serristori, almeno per il mese di settembre non riaprirà. Una sorta di mistero che si ripropone a ogni mese di settembre, quando la fine dell’estate coincide sempre con il tira e molla sulla data di ripresa delle attività di week surgery, mancando di rispetto a pazienti e operatori".
Non è solo questione di rispetto, comunque. Gli indirizzi operativi hanno ripercussioni sulla gestione dei casi. E così Caramello e Lombardi racontano che "oltre a non essere stati diramati i turni, i pazienti in attesa di intervento da Figline vengono dirottate verso l’Ospedale di Borgo San Lorenzo". I due rappresentanti di opposizione presenteranno un'interrogazione per chiamare in causa sindaco e assessore competente, "in merito a quella che ormai è un’abitudine consolidata da parte dell'Azienda Sanitaria, che avrà cambiato nome ma non certo il metodo".
E l'annuncio è che partiranno nuove mobilitazioni, con l'autunno. "Per noi è inevitabile, a questo punto, progettare e attuare azioni di lotta insieme a tutti coloro che vogliono una sanità pubblica funzionale ai bisogni dei cittadini. Questa volta non ci limiteremo a sfilare per le vie di Figline, è tempo di dare vita ad una azione politica di lotta come è avvenuto in Spagna con la “marea bianca”".