22, Dicembre, 2024

Macchinari guasti, radiodiagnostica in crisi: interrogazione di Trambusti. “La Giunta solleciti la Asl perché assuma”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Dopo la denuncia choc dei Cobas sulle condizioni del reparto di radiodiagnostica all’ospedale figlinese, scatta l’interrogazione consiliare della capogruppo di Salvare il Serristori. “La Giunta intende sollecitare presso l’Asl un piano assunzioni per sostenere il servizio di radiologia?”

Un’interrogazione per sapere se la Giunta comunale intende sollecitare presso l’Asl 10 di Firenze un piano assunzioni capace di sostenere il servizio ospedaliero di radiologia del Serristori, e per verificare le segnalazioni dei Cobas sulle strumentazioni difettose relative alla diagnostica per immagini come tac e mammografo. L'ha annunciata per il prossimo consiglio comunale di Figline e Incisa la consigliera comunale della lista civica Salvare il Serristori, Valentina Trambusti.

"A distanza di soli due anni dal potenziamento delle strumentazioni del reparto di radiodiagnostica del Serristori – sottolinea Trambusti –  siamo costretti ad assistere alla denuncia dei Cobas sul blocco delle attrezzature. Secondo i sindacati di base le strumentazioni difettose nel primo semestre 2014 hanno portato a una riduzione di quasi 1600 esami. A questo si aggiungerebbe il problema della carenza cronica di personale: su 9 tecnici sanitari, 1 tecnico è in malattia lunga e 2 tecnici esonerati dal fare notti e reperibilità. Una situazione che chiederò sia verificata con un’interrogazione in Consiglio comunale". 

"Una situazione drammatica – prosegue la consigliera – che permane nonostante gli annunci della scorsa settimana su un piano di smaltimento delle liste d’attesa nei confini dell’Asl 10. Un progetto che mette in allarme poiché si tenterà ancora una volta di agevolare gli accordi con i privati, a scapito della sanità pubblica. L’apertura della nuova radiodiagnostica a esami esterni è anche prevista dai Patti Territoriali che ancora a oggi risultano disattesi. È inutile che l’azienda sanitaria ci propini grandi progetti di ristrutturazione se poi i figlinesi e gli incisani si ritroveranno una bella scatola ma priva dei medici e dei professionisti che possono garantire l’accesso alle cure e gli esami dei cittadini".

E tornando alla delibera dell’accordo con Frate Sole, Valentina Trambusti: "Si tratta dell’anticipo di quello che sarà l’andamento della sanità regionale, ovvero orientato sempre più verso accordi con il privato. Ritengo che sia un paradosso di dimensioni macroscopiche: in pratica prima si è depotenziato l’ospedale è poi si è ricorsi ad un accordo col privato. Tutto mentre oggi, dentro al Serristori, ci sono sale sottoutilizzate, macchinari nuovi che non funzionano correttamente e la quota di esami erogati rispetto ai primi sei mesi del 2013 è colata a picco. In tutto questo mi chiedo il primo cittadino cosa pensa di fare: invece di sognare sul bel progetto dell’azienda, pensi ad azioni concrete". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati