L’annuncio della presentazione del piano della Asl10 per il Serristori riaccende la polemica. “Il sindaco Mugnai ha poco da rallegrarsi: per ora non c’è stato nient’altro che lavoretti di manutenzione”, sbotta Valentina Trambusti (Salvare il Serristori). “Dove sono i medici? Dove sono soldi e investimenti promessi nei Patti territoriali?”
Poca soddisfazione, mentre restano sul piatto tutte le richieste in merito agli investimenti. In vista della presentazione del piano della Asl10 per l'ospedale di Figline, fissata per il 9 ottobre, la capogruppo di Salvare il Serristori, Valentina Trambusti, interviene con una dura nota, e attacca in primo luogo il sindaco di Figline e Incisa, Giulia Mugnai.
“Mugnai dovrebbe vergognarsi: invece di chiedere l’arrivo immediato dei medici che da anni mancano all’Ospedale Serristori, con gravi disagi per i pazienti e gli operatori sanitari, tiene bordone all’azienda sanitaria rallegrandosi per qualche muro verniciato e per qualche mattonella sostituita, senza peraltro dire che questi lavori di manutenzione sono stati eseguitI soltanto dopo le ripetute denunce fatte dal gruppo Salvare il Serristori”, esordice Trambusti.
“Invece di rallegrarsi per lavoretti che rappresentano il minimo della decenza per un ospedale – attacca la capogruppo di Salvare il Serristori – il sindaco dovrebbe far rispettare l’accordo che la Asl ha sottoscritto nel 2013 in cui si prometteva l’invio di almeno tre medici al Serristori. Se avesse un minimo di dignità politica il sindaco dovrebbe far dirottare sull’ospedale di Figline quel fiume di denaro che la Regione ha disgraziatamente indirizzato verso la struttura privata di Frate Sole. Il dubbio che serpeggia tra i figlinesi è drammatico: invece di pagare i medici per l'ospedale di Figline si preferisce mettere a posto quei muri che nei progetti della Regione dovranno ospitare in un futuro prossimo l’attività della debordante e potentissima clinica privata figlinese”.
“Perché – chiede polemicamente Trambusti – Giulia Mugnai non dice che da anni e anni il Calcit del Valdarno Fiorentino ha messo a disposizione della Asl10 le somme donate dai cittadini e che dovevano servire per ampliare il Day hospital oncologico. Invece questi lavori, nonostante i soldi già pronti, sono fermi da anni e ora la stessa Asl 10 ha collocato queste opere in coda alla lista dei lavori programmati per il futuro. Se tutto andrà bene, ma visti i precedenti ci crediamo poco, si dovrà attendere per altri tre anni prima di aprire il cantiere per il Day hospital Oncologico. Crederemo alle nuove ristrutturazioni solo quando vedremo le Delibere di Giunta regionale con l'attestazione degli importi necessari. Per il resto è fumo negli occhi dei cittadini”.