Alcune sere fa, nella frazione di Pergine si è svolta un’assemblea pubblica partecipata e infuocata, data l’ormai imminente chiusura dello sportello di Poste Italiane. Da qui la richiesta condivisa dai presenti: contattare istituti bancari locali per uno sportello sostitutivo, con l’impegno a trasferire risparmi, pensioni e ad aprire nuovi conti correnti
Ripristinare un servizio finanziario a Pieve a Presciano, in sostituzione dell’ufficio postale che chiuderà ufficialmente nei prossimi giorni. Questa la richiesta dei residenti della frazione del comune di Pergine, che alcune sere fa hanno partecipato numerosi a un’assemblea pubblica alla presenza del sindaco Simona Neri, dei soci e dei Presidenti del Circolo Fenalc e del Comitato Pievigiano.
“Molte le riflessioni e tanta delusione per il comportamento di Poste Italiane che sembra non aver minimamente considerato le esigenze di un paese isolato a larga prevalenza di cittadini anziani, impossibilitati a spostarsi presso gli sportelli postali limitrofi”, spiega la prima cittadina di Pergine parlando dell’incontro.
A fine serata, l’appello condiviso dai presenti: contattare istituti bancari locali per chiedere l'insediamento di uno sportello al pubblico in sostituzione dell’ormai ex ufficio postale di Via Delle Mura Castellane, impegnandosi a trasferire i loro risparmi e le pensioni da Poste Italiane verso il nuovo istituto o ad aprire nuovi conti correnti.
“Inizia quindi una fase transitoria che impegnerà gli abitanti di Pieve a Presciano nel colloquio con riferimenti bancari locali per cercare di andare incontro ad una comunità delusa e fortemente in difficoltà” – aggiunge Neri – “Una comunità che pur nella cattiva sorte, cercherà, grazie all'impegno di cittadini attivi volontari, di tamponare eventuali e momentanee situazioni di contingenza trasportando gli anziani del paese verso gli sportelli più vicini”.
La speranza, quindi, è di ricevere una risposta favorevole e interessata all’appello già nelle prossime settimane, da parte di qualche istituto bancario.