Continuano i commenti dei valdarnesi sulla morte dell’Orso Bruno. La Leal annuncia l’inizio di un progetto che opererà nel campo della sensibilizzazione contro gli zoo. Le ceneri dell’orso verranno sparse nel Parco
Il corpo di Bruno verrà cremato e le sue ceneri saranno sparse nel Parco naturale di Cavriglia, in quell'area dove l'orso è nato 36 anni fa da due esemplari donati all'amministrazione di Cavriglia dallo zoo di Tallinn, in Estonia, nel corso degli anni '70. Nel giorno della sua morte assistita a causa dell'età e dei problemi di deambulazione alle gambe posterior,i molti sono stati i valdarnesi che hanno commentato con emozione la sua morte.
In Valdarno c'è chi lo ha conosciuto fin da piccolo, chi invece nella età matura e chi ha continuato negli anni a portare figli e nipoti a vederlo. Bruno era l'emblema stesso del Parco di Cavriglia. Se le famiglie, i giovani, gli anziani andavano a visitare l'area naturale di Cavriglia era anche e soprattutto per lui.
Adesso Bruno non c'è più stroncato da un'età che lo ha reso l'orso più vecchio della sua specie in cattività. La sua longevità è dovuta a chi lo ha curato con amore come il veterinario Mauro Della Gatta che la mattina, da anni, si fermava al bar, comprava un cornetto e glielo portava per fargli prendere le medicine.
La Leal, lega antivivisezionista, ha annunciato la nascita di un nuovo progetto: "Il nome IostoconBruno resterà con Leal. Prendera il via un progetto che opererà nel campo della sensibilizzazione contro gli zoo e provvederà a rendere pubblico ogni caso problematico o di maltrattamento che si presenti in queste strutture. Il progetto che prende Bruno come simbolo degli animali ingiustamente rinchiusi si chiamerà "IOSTOCONBRUNO e non solo…".
Dopo la cremazione, che l'amministrazione comunale di Cavriglia ha annunciato di voler fare, le sue ceneri saranno sparse nel Parco, dove è nato, cresciuto e morto.