22, Dicembre, 2024

Il sindaco Lorenzini protesta contro Poste: “Troppi impegni disattesi. No alle consegne a giorni alterni”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il sindaco di Rignano chiede di “non attuare la decisione” e attacca: “Mancanza di confronto e troppi impegni disattesi. Fare servizio pubblico è un onere ma anche un onore. E’ pertanto inaccettabile apprendere da anonime note in pdf che a Rignano, nel corso del 2017, sarà attivata la consegna della corrispondenza a giorni alterni”

"Fare servizio pubblico è un onere ma anche un onore. E' inaccettabile apprendere da anonime note in pdf che a Rignano, nel corso del 2017, sarà attivata la consegna della corrispondenza a giorni alterni". Daniele Lorenzini, sindaco di Rignano, va all'attacco di Poste Italiane. Del resto con la società ormai da anni si registra un duro braccio di ferro.

“Con Poste Italiane c'è una lunga serie di impegni disattesi” evidenzia Daniele Lorenzini, che ripercorre i rapporti degli ultimi anni. “Nel 2012 è arrivata la chiusura dell'ufficio di San Donato in Collina con un preavviso insufficiente per attenuare i disagi della popolazione e senza la minima consideraione delle nostre proposte alternative. Nella primavera del 2014 è stata declinata la richiesta dell'Amministrazione – approvata ad unanimità con Delibera di Consiglio – con cui, viste le lunghe code, si chiedeva l'apertura pomeridiana dell'ufficio del capoluogo due volte a settimana ; in risposta si erano promessi ulteriori monitoraggi di cui, ad oggi, non si è avuto ancora notizia”. 

“Ci sono stati altri incontri”, continua il Sindaco, “tra cui quello per l'attivazione dello “sportello virtuale” nei locali del Palazzo Comunale: altra promessa disattesa”. Adesso la decisione di inserire anche Rignano tra i comuni in cui, dal 2017, sarà introdotta la riorganizzazione del recapito della corrispondenza: i postini, in sostanza, lavoreranno solo a giorni alterni.

“Voglio ricordare a Poste Italiane che sono il gestore incaricato del servizio postale universale in Italia, fare servizio pubblico è un onere ma anche un onore. Chiediamo pertanto a Poste di non attuare questa scelta che andrebbe a penalizzare ulteriormente un territorio vivo e con un'economia che cerca di affermarsi in un periodo difficile. Dispiace annotare – conclude il Sindaco – che, per l'ennesima volta, una società concessionaria di servizi pubblici abbia evitato un confronto diretto e trasparente con un'Amministrazione che vive tutti i giorni questo territorio e che sarebbe stata in grado di contestualizzare la nostra situazione senza penalizzare ulteriormente i cittadini”.

Articoli correlati