19, Aprile, 2024

Il capitano Alessandro Fasolino lascia il Valdarno e si trasferisce a Genova. Sette anni di intensa attività

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L’ufficiale dei carabinieri è arrivato in Valdarno per comandare la compagnia di San Giovanni nel 2007. Tante le operazioni al suo attivo. Per il caso di Allison Owens anche i complimenti da parte dell’FBI

Dopo sette anni in Valdarno il capitano Alessandro Fasolino lascia il comando della compagnia dei carabinieri di San Giovanni e si trasferisce a Genova dove ricoprirà un incarico importante e di prestigio al comando provinciale. Tante le operazioni e i risultati ottenuti grazie alle attività investigative svolte sotto il suo coordinamento.

Dal 2007 ad oggi sono stati assicurati alla giustizia i responsabili di tanti furti e rapine, ai danni di privati, banche, uffici postali, supermercati, di estorsioni, di sfruttamento della prostituzione e di lavoratori clandestini. Una lista nutrita riguarda, poi, i reati scoperti relativi alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Molti anche i casi di molestie sessuali, violenze, stalking accaduti in Valdarno aretino tra San Giovanni, Levane, Montevarchi, Cavriglia e che hanno richiesto l'itervento dei militari.

Le operazioni e le vicende più eclatanti:

Nel 2008 I carabinieri della compagnia di San Giovanni arrestarono in flagranza di reato un 57enne valdarnese con l'accusa di essere in possesso di materiale pedopornografico. Dopo attività d'indagine fu fatta luce su un incidente in un cantiere edile: un operaio, in nero, fu abbandonato ferito davanti al pronto soccorso della Gruccia. I carabinieri scoprirono che l'autore era stato proprio il suo datore di lavoro.

In sette anni, poi, i carabinieri della compagnia di San Giovanni hanno rintracciato molti latitanti, spesso appartenenti a clan camorristici. Un affiliato al clan casalese dei Bidognetti fu ritrovato a Montevarchi: l'accusa per lui fu associazione per delinquere di stampo mafioso con l'aggravante di omicidio, tentato omicidio e porto illegale di armi. Un altro latitante fu rintracciato a Terranuova tradito dal desiderio di festeggiare il compleanno della moglie e un altro ancora, un super ricercato, fu scoperto in un albergo di San Giovanni.

Fu denominata 'Bella Napoli', la maxi operazione che portò nel 2008 a smantellare un giro internazionale di droga: tre anni di indagini, anche sotto copertura, 16 arresti e una cinquantina di persone coinvolte, nella stragrande maggioranza residenti nel Valdarno aretino e fiorentino. A gestire il traffico rappresentanti del clan camorristico Moccia. La droga attraverso la Francia arrivava dalla Costa del Sol e da Barcellona. Nel 2009 fu avviata un'altra tranche dell'operazione: droga a chili dalla Spagna e da Napoli portata nei doppi fondi delle auto. Cinque arresti.

Sul fronte della droga, inoltre, sono altre le operazioni da menzionare: in alcuni casi sono stati ragazzi anche minorenni a essere arrestati per spaccio davanti alle scuole, nelle proprie abitazioni, nei garage. Tante anche le piantagioni di marijuana trovate e sequestrate. Ad Ambra e a Montevarchi furono trovati i corrieri della droga coinvolti nell'operazione Little condotta dal Ros di Perugia in Umbria, Toscana e Campania.

Nel novembre 2010 il capitano Fasolino coordina un'altra maxi operazione: dopo lunghe attività d'indagine i carabinieri stroncano un giro milionario di escavatori, autocarri e tir rubati nei cantieri tra Terranuova, Cavriglia e Figline. Venivano modificati e rivenduti all'estero. 15 gli arresti. Nella banda uomini legati a un clan della camorra. Il Valdarno era diventato il centro di affari sporchi a livello internazionale. Ma l'operazione non si era ancora conclusa. Nel 2012 viene stroncato un traffico internazionale di droga legato sempre alla stessa banda: 14 gli arresti e sei chili di cocaina sequestrati.

La competenza investigativa e l'esperienza del comandante della compagnia di San Giovanni hanno portato anche importanti risultati sul fronte delle rapine. Oltre a quelle messe a segno nei vari uffici postali, nelle banche, nei supermercati, i cui responsabili sono stati rintracciati e arrestati, il colpo più eclatante sul quale fu fatta luce è stato quello ai danni di banche del territorio, a cominciare dalla Banca Toscana di Montevarchi nel novembre 2008. Grazie ai filmati interni dell'istituto il capitano riconobbe un rapinatore detenuto nel braccio di massima sicurezza del carcere di Viterbo. L'uomo, insieme a un complice e due basiste, di cui una residente a Terranuova, approfittava dei permessi premio per uscire dal carcere e mettere a segno rapine nelle banche. Tutti e quattro i componenti della banda furono arrestati.

Scoperto anche il furto di opere d'arte di Ernesto Galeffi a Montevarchi: furono arrestati 4 uomini. Così come furono assicurati alla giustizia i responsabili della rissa in centro a San Giovanni nel corso della quale un giovane albanese prese la pistola di un vigile urbano intervenuto e sparò in aria, e dell'altra accaduta pochi giorni dopo al mercato: cinque gli arresti.

Dal 2007 a oggi in Valdarno aretino sono stati anche i fatti di sangue a impegnare i carabinieri della compagnia di San Giovanni. Nel 2008, davanti ai due figli un albanese di 33 anni accoltellò, uccidendolo, il cugino credendo che avesse una relazione con la moglie. Nello stesso anno Meleto fu teatro di una lite tra famiglie calabresi. Morì un 37enne. Sei finirono in manette. Nel 2009 una giovane donna fu pugnalata dall'ex fidanzato in piazza Mazzini a Montevarchi e nello stesso anno a Bucine la moglie uccise il marito e si suicidò. Nel 2012 fu il marito a uccidere l'anziana moglie e a togliersi la vita a Terranuova.

Nel novembre 2008, su denuncia del sindaco di Cavriglia Ivano Ferri, i carabinieri arrestano due dipendenti del comune per la truffa sui loculi del cimitero. Intascavano il denaro delle tumulazioni pagato dai parenti. Tante anche le vicende che hanno impegnato i carabinieri nelle ricerche di persone scomparse.

Infine il caso forse più eclatante anche per la rilevanza internazionale che nel 2011 assunse: la scomparsa e il ritrovamento della 23 enne americana Allison Owens per le cui indagini e la celerità della conclusione della vicenda la stessa Fbi si congratulò con il capitano Alessandro Fasolino.

 

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